Il Movimento Cinque Stelle, tramite la consigliera comunale di Torino Chiara Appendino e la deputata Silvia Chimienti, interviene sulla questione dei precari dell’infanzia di Torino.
“Ci opponiamo fortemente alla decisione illegittima e arbitraria del comune di Torino di non conferire le supplenze annuali nelle scuole materne e nei nidi comunali al personale con oltre 36 mesi di servizio, svolto con contratti a tempo determinato in maniera continuativa presso le medesime istituzioni scolastiche.” E’ questa la posizione del M5S, che ha depositato un’interrogazione parlamentare, tramite Silvia Chimienti, in data 30 settembre 2015.
“La circolare del ministro Madia del 2 settembre scorso (3/2015) fa intendere che per i servizi educativi, in attesa dell’espletamento delle procedure di immissione in ruolo dei precari, il vincolo dei 36 mesi possa essere trascurato. Comuni quali Milano e Roma, proprio in questi giorni, stanno seguendo questa interpretazione e stanno conferendo le supplenze anche ai cosiddetti “precari storici” con oltre 36 mesi di servizio. Per quale motivo il comune di Torino deve comportarsi diversamente e lasciare a casa proprio coloro che più si sono spesi per il nostro sistema d’istruzione?” dichiara la consigliera Chiara Appendino a cui è stato negato il parere tecnico da parte del direttore del Comune.
“Di fronte a questo abuso, non possiamo restare indifferenti. Abbiamo depositato un’interrogazione al ministro Madia per capire le motivazioni per cui gli assessorati di diversi comuni italiani stiano procedendo in maniera disomogenea nell’applicazione della legge. Riteniamo opportuno che il ministro emani un’altra circolare maggiormente esplicativa sulla questione” afferma Silvia Chimienti che chiede anche “di conoscere se questa problematica si stia verificando anche in altri comuni d’Italia”.