Desideriamo comunicare ciò che sta accadendo: nella maggioranza delle scuole italiane si stanno sostituendo in questi giorni alcuni docenti assegnati all’inizio dell’anno scolastico.
Insegnanti, che con impegno hanno lavorato nelle classi con i bambini, hanno stretto legami e condiviso progetti, assumendo un compito educativo importante, si trovano ad essere sostituiti dopo tre mesi di scuola. Viene a mancare la continuità didattica, elemento essenziale del processo di formazione. Nella continuità educativa il bambino stabilisce la relazione con l’adulto, che è un potente mezzo per la crescita e l’apprendimento.
Interrompere questo processo – per motivi che il bambino non è in grado di capire – rappresenta una rottura che toglie fiducia e danneggia il delicato processo della conoscenza .
Questo avviene – ed è ancora più grave – anche per insegnanti di sostegno assegnati ad alunni con disabilità, che hanno bisogno di maggiore attenzione.
I tagli finanziari all’istruzione, come agli altri servizi pubblici, rendono ormai da tempo più difficile il compito della scuola.
E’ la scuola il luogo che segna il vero esercizio dei diritti dei cittadini, come sanciti dagli articoli 3 e 34 della Costituzione.
Ma alcuni di questi diritti non vengono del tutto garantiti, sia per gli alunni e le famiglie, che per gli insegnanti e gli altri operatori scolastici.
Rispetto a ciò che sta accadendo nelle scuole italiane si evidenziano il disordine organizzativo e la mancanza di programmazione, determinando fra l’altro maggiori costi – veri e propri sprechi – per l’amministrazione.
Come insegnanti e lavoratori della scuola chiediamo alle famiglie dei nostri alunni attenzione rispetto a quanto accade e sostegno alle iniziative che il mondo della scuola potrà assumere.
Noi chiediamo che queste situazioni vadano affrontate sia nell’ anno scolastico corrente, evitando nuovi cambiamenti degli organici (se non motivati da nuove certificazioni ex legge 104), sia in futuro, definendo in modo preciso entro l’avvio dell’anno scolastico gli organici assegnati alle scuole con i nominativi dei docenti.
Va a nostro parere estesa almeno alla triennalita’ la titolarità dei docenti di sostegno, vanno rafforzate le segreterie, vanno consolidati i servizi sociali e sanitari delle Regioni e dei Comuni che sostengono l’operato della scuola.
Vanno rafforzati gli organici del personale docente allo scopo di poter disporre di contemporaneita’ orarie, necessarie per svolgere attività di recupero e di laboratorio.
Noi lavoratori della scuola chiediamo alle assemblee elettive nazionali, regionali, comunali e territoriali, ai Sindaci, alle organizzazioni sindacali generali e di categoria, ai mezzi di informazione di sostenere queste nostre rivendicazioni.
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