Trenta studenti europei, nei giorni del G7, hanno «riscritto» il Manifesto di Ventotene, chiedendo all’Unione Europea: diritto di studio, di movimento, di formazione e di inclusione.
Quattro giorni di dibattiti e incontri tra giuristi, economisti, giornalisti e studenti per redigere un documento al quale hanno partecipato studenti provenienti dai licei Mamiani e Pasteur di Roma, dall’Humboldt Gymnasium di Berlino e dal Liceo internazionale Honoré de Balzac di Parigi – in rappresentanza dei tre Paesi fondatori d’Europa – che dal febbraio scorso hanno avvito i lavori nelle rispettive sedi scolastiche.
{loadposition carta-docente}
La Dichiarazione, redatta in quattro lingue (le tre lingue madri più l’inglese), che vorrebbe essere una traccia per la redazione di una Costituzione dei giovani europei, è stata poi consegnata alla Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.
A guidare le scelte degli studenti, nella stesura della Dichiarazione, i valori che ispirarono i gli stessi autori del primo Manifesto di Ventotene: democrazia, unione tra paesi, difesa contro il terrorismo, rispetto, accoglienza e libertà di parola.
Il documento sarà consegnato al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani e alle istituzioni dei rispettivi paesi, per favorire la diffusione presso gli stati membri e pubblicato sul sito lanuovaeuropa.it.
Oltre alla Dichiarazione dei 30 studenti, nel corso del Campus è anche nata l’idea di fondare, proprio a Ventotene, nell’istituto intitolato ad Altiero Spinelli, la Scuola d’Europa, un nuovo progetto di istruzione elaborato dai docenti provenienti dai tre Paesi.