Quest’anno si prevede particolarmente interessante la “Giornata nazionale Orientagiovani”, giunta alla XVI edizione ed in programma il 17 novembre presso il teatro “Nuovo Comunale” di Vicenza: la manifestazione che si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per offrirgli l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo dell’impresa ed avere indicazioni utili alle scelte formative nell’ambito tecnico e scientifico. Hanno annunciato la loro presenza il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ed il vicepresidente per l’education di Confindustria, Gianfelice Rocca.
La manifestazione, organizzata da Confindustria, sarà presentata da Licia Colò e arricchita dalla presenza di diversi personaggi (imprenditori, esperti di scienza, campioni sportivi, ricercatori ed attori) e iniziative divulgative presentate con “uno stile comunicativo e – promette l’Associazione degli industriali – con un linguaggio facilmente comprensibile“: esperimenti scientifici in chiave teatrale, filmati, interviste e riprese di momenti particolarmente significativi, quali laboratori, testimonianze di scienziati ed interviste agli studenti.
Durante la giornata Confindustria presenterà, come annunciato lo scorso 29 ottobre a Roma, la versione integrale delle “quattro proposte di Confindustria per restituire il futuro ai giovani’: consistono nell’abolizione del valore legale dei titoli di studio, nella flexicurity, nel sostegno al proseguimento degli studi dell’istruzione terziaria e nell’auspicio del compimento a breve della riforma degli istituti tecnici.
Gli altri temi della giornata saranno i giovani, l’impresa e la cultura tecnica, donne e scienza, l’innovazione e la tecnologia per combattere la povertà, vincere con la tecnologia.
Verranno inoltre coinvolte nel convegno (alcune delle quali saranno premiate) imprese d’eccellenza nel campo della formazione, che realizzano stage per i giovani e attività di alternanza scuola-lavoro, offrono contratti di apprendistato e che sono impegnate, attraverso la collaborazione con le università, a diffondere nel paese la cultura scientifica e tecnologica e dedicano un importante capitolo nel loro bilancio sociale alla formazione.