A Vo’ Euganeo, il primo comune d’Italia ad aver avuto un morto per pandemia, un mese dopo la ripresa delle lezioni, iniziate qui il 7 settembre, su 650 alunni tra scuola dell’infanzia, elementari e medie non risulta alcun contagio da Covid.
Sono stati 50 gli studenti che hanno dovuto a sottoporsi a tampone nell’ultimo mese e dunque nessuna classe è stata isolata.
A Vo’ Euganeo, ormai paese simbolo della pandemia da coronavirus, lo scorso 22 febbraio, è morto Adriano Trevisan, 77 anni, la prima vittima accertata in Italia, ed è stata poi istituita la ‘zona rossa’.
Durante l’emergenza, la popolazione si è sottoposta a tamponi di massa per contenere il focolaio.
Intanto in tutto il paese la percentuale degli studenti contagiati è pari allo 0,021%, così come dichiara la ministra: «Dalle prime valutazioni fatte è emerso che, ad oggi, la scuola non ha avuto impatto sull’aumento dei contagi generali, se non in modo molto residuale».
“In particolare, secondo i dati emersi dal monitoraggio condotto dal Ministero dell’Istruzione, con la collaborazione dei dirigenti scolastici, nelle prime due settimane di lezioni, dal 14 al 26 settembre, il personale docente che risulta contagiato è lo 0,047% del totale (349 casi di positività), si parla dello 0,059% (116 casi) per il personale non docente, per gli studenti la percentuale è dello 0,021% (1.492 casi)”
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