Il provvedimento, scandito da regolamento preciso, è stato necessario perché erano numerosi i casi di alunni riconsegnati ai bidelli, per non essere stati ripresi dai genitori alla fine delle lezioni. Questo regolamento funzionerà nel seguente modo: se i genitori ritarderanno gli studenti saranno riaccompagnati a scuola e presi in custodia dai bidelli. Il contributo dei genitori servirà a pagare le ore in più che il personale Ata si troverà ad affrontare a causa di questi imprevisti. Una quota sarà decurtata dai 500 euro già stanziati dal Comune, mentre il resto sarà a carico delle famiglie.
Ogni genitore ritardatario dovrà sborsare 12,50 per ogni ora in più sulla giornata lavorativa del bidello. A tal proposito si ricorda che la Cassazione Civile, Sezione I, con sentenza n. 3074 del 30 marzo 1999, pronunciandosi in merito, ha circostanziato gli ambiti di responsabilità di cui ci si occupa (sorveglianza degli allievi minorenni), dicendo: “L’Istituto d’istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di persone da questi incaricate.