A distanza di qualche mese sottolineo la carenza e la mancanza dei cambiamenti tanto annunciati dal governo del cambiamento.
A tal proposito è lecito affermare che latitano tutta una serie di aspetti fondamentali tra cui la voce rilevante “INVESTIMENTI”.
In merito mi viene da pensare non solo all’aspetto materiale ma anche a quello immateriale della questione, cioè la didattica. Nessun progetto può sostituire il ruolo fondamentale della stessa, pongo per questo l’attenzione sulla progettazione del curricolo non tanto in senso orizzontale ma soprattutto nella sua struttura verticale che oggi appare ancora slegato, un concetto che nasce per soddisfare il percorso formativo che nel nostro sistema scolastico è stato fortemente depauperato dalle varie riforme.
Oggi è arrivato il momento di riaffermare tutto il sistema ma nel vero senso della parola e non in maniera artificiosa tanto per far proclami, valorizzare una struttura integrata che sia potenziata a vari livelli partendo dall’infanzia fino alla secondaria di secondo grado e faccio esempi come storia, geografia nella primaria ma come pure chimica, fisica ecc nella secondaria (solo perché hanno subito il taglio maggiore) E NON SOLO.
Aspetto con ansia questo cambiamento se mai avverrà ma se ciò non dovesse avvenire, non pensate che questo compito toccherebbe proprio a noi docenti di ogni ordine e grado, protagonisti principali e operatori sul campo, necessario per far risvegliare l’intervento politico nei confronti di un sistema in completo stato di disequilibrio.
Patrizio Aucello – coordinatore MIDA PRECARI
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