Accade a Palermo, dove sono a caccia di 4 donne, una delle quali di 58 anni, che nel 1990 hanno partecipato al concorso a cattedra, vincendolo.
Il vice provveditore agli studi di Palermo a tal proposito dichiara: “Di questo concorso non si riescono a trovare neppure le carte. A quell’epoca (1990) era la sovrintendenza scolastica regionale a gestire i concorsi a cattedre. Poi gli uffici di via Praga ci hanno passato le graduatorie, ma i fascicoli sono rimasti nei loro archivi. Nel frattempo, le carte del concorso sono state spostate in un’altra ala dell’ufficio e chi se ne occupava è andato in pensione. In più, qualche anno fa l’archivio di quello che è ora l’Ufficio scolastico regionale è stato oggetto di un principio di incendio, con alcune carte andate in fumo per sempre. Con le sole graduatorie non riusciamo a rintracciare le persone di cui abbiamo la data di nascita ma non sempre il luogo di nascita. E non conosciamo né indirizzo né contatto telefonico. Dobbiamo rintracciarli necessariamente perché dopo la fase zero, queste graduatorie decadono e se qualcuno fosse ancora interessato al posto corre il rischio di perderlo per sempre. Abbiamo anche cercato su internet ma abbiamo solo indizi”.
Tutto questo evidenzia le difficoltà operative della fase zero nell’immissione in ruolo degli insegnanti.
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