Per molti dirigenti scolastici è diventato l’impegno più difficoltoso: coprire i posti liberi con supplenti con titoli e all’altezza della situazione.
Il problema diventa gigantesco, a volte, quando si esauriscono le graduatorie. In questi casi, i presidi si lasciano andare a soluzioni di tutti i tipi.
Davvero originale, è stata quella escogitata dallo staff della dirigenza di un Istituto Superiore di Sacile, in provincia di Pordenone, dove un supplente è stato “scovato” attraverso un annuncio su un giornale locale.
“Impartisco ripetizioni di Chimica”, c’era scritto sul periodico, un “free press”: alla segreteria della scuola è stato chiesto di contattare la persona. Che si è resa subito disponibile per insegnare, direttamente ad una classe, piuttosto che a un solo studente.
“Non sapevamo più cosa fare – ha detto il dirigente del ‘Marchesini’ di Sacile, Alessandro Basso – e così le mie collaboratrici hanno notato l’annuncio. Dopo un’ora questo giovane neolaureato era già in classe, davvero un ottimo acquisto sotto il profilo professionale”.
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Secondo l’Ansa, il problema dell’impossibilità di reperire personale con la necessaria qualifica è diffuso in tutto il Friuli Occidentale: si è saputo anche di una dirigente di Cordenons (Pordenone) che “ha pubblicato un appello sulla propria bacheca Facebook, emulando una collega di Racconigi (Cuneo) che un mese fa cercava insegnanti di sostegno, ma prima che qualcuno rispondesse all’annuncio” la ds “è perfino tornata in cattedra a insegnare la sua vecchia disciplina, per non lasciare la classe scoperta per troppo tempo”.
Qualcuno ha invece trovato il supplente che cercava grazie all’intervento dell’Ordine degli Ingegneri, che ha fatto un interpello tra i propri associati.
I presidi vorrebbero carta bianca nella scelta dei docenti, praticamente l’opposto rispetto a quanto chiedono Confederali, Snals e Gilda.
“Speriamo si arrivi alla possibilità di una reale chiamata diretta – ha commentato Basso, che è anche consigliere delegato del Comune di Pordenone -: gli aspiranti consegnano i curriculum e il dirigente li valuta, sceglie le migliori competenze e li assume, potendo poi verificare quotidianamente il profilo e le attitudini reali. Un approdo cui dovremo arrivare al più presto. La politica deve intervenire, perché si sono raggiunti livelli mai nemmeno sfiorati in passato rispetto all’emergenza sul reclutamento del personale. Nelle materie scientifiche e tecniche non ci sono aspiranti in alcuna graduatoria ufficiale”.
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