Abilitati con Tfa, sale la protesta. Ma la Camera nicchia

Il 26 settembre alcune centinaia di docenti precari abilitati tramite il Tfa ordinario hanno manifestato davanti al Miur per sensibilizzare l’amministrazione a predisporre delle modifiche al regolamento nazionale sulle supplenze e sulle immissioni in ruolo: come anticipato su questa testata giornalistica, la protesta è stata preceduta da un audizione informale da parte di una delegazione dei docenti Tfa presso la VII Commissione Cultura della Camera proprio per discutere dello status giuridico del titolo.
L’esito dell’audizione, però, non sembra avere ottenuto i risultati sperati: “nella Commissione Cultura di Montecitorio sono presenti dei deputati con varie posizioni sull’argomento, anche in disaccordo, – spiega alla Tecnica della Scuola Edoardo Ricci, tra i componenti della delegazione degli abilitati Tfa – , basta dire che anche tra il Pd la preoccupazione prevalente è quella di andare a creare un reclutamento alla professione docente solo attraverso la procedura del concorsi. Che poi è quanto auspicato anche dal ministro Carrozza”.
L’impressione raccolta dalla delegazione di docenti precari è che i deputati non siano così convinti di accogliere le loro richieste. “Noi abbiamo spiegato che però i tagli derivanti dalla Legge 133/08 e il blocco del turn over conseguente alla riforma Fornero garantiscono sempre meno posti liberi. E che, almeno, ci riconoscano quella spendibilità del titolo che oggi ci viene negata”.
I “tieffini” hanno quindi chiesto di poter essere inseriti, il prima possibile, all’interno della III fascia delle graduatorie ad esaurimento. Andando a modificare la tanto contestata Legge 296/2006, introdotta dall’ex ministro Fioroni, con conseguente trasformazione delle graduatorie da permanenti ed esaurimento. Si tratterebbe, vista la situazione, di un risultato importante.
Della riapertura delle GaE, sempre secondo gli abilitati con Tfa ordinario, si dovrebbero avvalere anche i prossimi abilitati tramite Pas: “solo che questi colleghi si dovrebbero inserire in IV fascia – sottolinea Ricci – poiché per partecipare ai corsi non si sottoporranno ad alcuna selezione e l’impegno profuso durante loro la formazione sarà decisamente inferiore al nostro”. I corsisti Pas, ovviamente, hanno fatto già sapere di non essere d’accordo. E lo scontento cresce. Con i sindacati che, per evitare di prendere posizione, al momento si rifugiano nel silenzio. Solo l’Anief, che ha a sua volta presentato nella stessa giornata una serie di emendamenti al DL 104, ha dato il sostegno alla manifestazione. Senza tuttavia entrare nel merito della crescente diatriba tra gli abilitati Tfa e Pas.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

La foto del ministro Valditara bruciata da mamme di alunni: come si fa insegnare ai giovani se i genitori fanno questo?

"Come possiamo pretendere di insegnare qualcosa ai ragazzi se le loro mamme bruciano la foto…

24/11/2024

Eduscopio 2024, per i Licei classici e scientifici della Calabria premia due istituti del cosentino. Presto sarà tempo di iscrizioni.

Di solito, poco tempo prima dell'avvio della fase dei giorni dedicati alle iscrizioni, escono i…

23/11/2024

In 150mila contro la violenza sulle donne. “Il patriarcato esiste”. Bruciata foto di Valditara

In migliaia in piazza a Roma per il corteo in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza…

23/11/2024

Anzianità di servizio nella mobilità d’ufficio, è necessario equiparare i punteggi con la mobilità volontaria per non infrangere la 1999/70/CE

La direttiva europea, specificatamente la 1999/70/CE, interviene nella clausola 4 a ricordare che per quanto…

23/11/2024

Posizioni economiche Ata, pubblicate le prime Faq del Ministero

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero i primi 15 quesiti relativi alle posizioni economiche per assistenti e…

23/11/2024

Flc Cgil annuncia terzo presidio (26 novembre) in vista dello sciopero del 29 contro la legge di bilancio

La Flc Cgil annuncia il terzo presidio, il 26 novembre, in vista dello sciopero di…

23/11/2024