In questi giorni non si fa altro che leggere della disperazione dei docenti che probabilmente dovranno preparare i bagagli e abbandonare casa ed affetti pur di realizzare l’agognato sogno della stabilizzazione e del ruolo; in effetti questa sofferenza l’avverto anch’io tra i colleghi che hanno presentato domanda e che non sanno ancora quale evoluzione prenderà la propria vita di qui a breve…
Vorrei però sensibilizzare l’opinione pubblica, che in gran parte ignora, della disperazione di un’altra categoria di docenti, quelli davvero invisibili, iscritti nelle graduatorie di istituto di 2 fascia in quanto abilitati per loro sventura soltanto dopo che qualcuno ha dichiarato chiuse ai nuovi accessi le graduatorie ad esaurimento. I corsi TFA sono stati a numero chiuso e coloro che l’hanno superato, proprio per la difficoltà, è stato inferiore rispetto ai posti messi a bando.
Con ciò chiedo ai politici tutti ma soprattutto a chi siede al consiglio dei ministri: vi sembra giusto, equo e ragionevole escludere proprio gli ultimi abilitati, più specializzati, soltanto per ragioni anagrafiche?
I corsi TFA hanno avuto mediamente un costo di € 2500/3000 oltre il tempo dedicato, corsi istituiti su fabbisogno regionale che avrebbero dovuto almeno garantire lavoro attraverso le supplenze, ora invece la legge 107/2015 (Buona Scuola) con un colpo di spugna cancella per gli abilitati TFA ogni prospettiva di lavoro, li annulla come persone!!!
Francamente questo è inaccettabile…
Data la sordità “volontaria” dei politici che decidono del futuro delle persone anche in modo arbitrario e irrazionale, a questo punto non resta che confidare nella giustizia amministrativa affinché sostituisca il concetto di Buona Scuola così concepito in quello di Scuola di Qualità che davvero necessitano gli studenti e gli operatori del settore.