Copiare da internet durante l’esame di abilitazione è un reato: lo sanno bene 15 aspiranti avvocati, condannati a sei mesi di lavori di pubblica utilità o servizi sociali.
In questo modo, i giuristi, potranno ottenere, se il giudice sarà d’accordo, l’estinzione del reato. I 15 fanno parte degli 89 giovani aspiranti avvocati finiti sotto processo con l’accusa di aver violato le regole durante le tre prove scritte dell’esame di Stato del dicembre 2012, relative al distretto di Lecce (che comprende anche le sedi di Brindisi e Taranto).
In quel caso – riporta il ‘Nuovo Quotidiano di Puglia’ del 3 dicembre – gli aspiranti avvocati copiarono da Internet. E per 15 di loro è arrivato l’ok da parte del giudice Silvia Saracino alla richiesta di messa alla prova; per quasi tutti gli altri, l’istanza dei difensori è stata depositata e si deciderà nell’udienza del 27 febbraio.
A breve, l’ufficio di esecuzione penale dovrà indicare ai 15 aspiranti legali quale tipo di servizio e dove dovranno svolgerlo.
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