Home La Tecnica consiglia Abilitazione all’estero: il TAR accoglie il ricorso per gli abilitati in Bulgaria

Abilitazione all’estero: il TAR accoglie il ricorso per gli abilitati in Bulgaria

CONDIVIDI

Breaking News

March 17, 2025

  • Asili nido, Valditara firma decreto: altri 800 milioni per nuovo Piano di interventi. “Pari opportunità sin dalla prima infanzia” 
  • Festa unità d’Italia, Valditara: “Linee guida di Educazione Civica danno importanza alla conoscenza della Costituzione” 
  • Gioco d’azzardo: è troppo diffuso fra gli adolescenti, servirebbero programmi di educazione finanziaria, ma la prima prevenzione deve farla la famiglia 
  • L’assicurazione sanitaria per il personale scolastico è entrata nel DL 25, già in Gazzetta Ufficiale 

Si comunica che il TAR del Lazio ha accolto il ricorso patrocinato dallo Studio Legale dell’Avv. Sirio Solidoro, per il riconoscimento del titolo conseguito in Bulgaria. Per ricevere informazioni è possibile inviare una mail a seguente indirizzo: info@siriosolidoro.it

Con la sentenza di merito n. 1857/2022 pubblicata in data 15/02/2022, si afferma dunque che la regolamentazione prevista dal Ministero, e relativa ai titoli conseguiti all’estero, nel caso specifico in Bulgaria, deve essere annullata.

In particolare, il TAR ha affermato che “ai titoli conseguiti da insegnanti che abbiano ottenuto una laurea in Italia (di per sé rilevante senza necessità di riconoscimento reciproco) e l’abilitazione all’insegnamento presso un paese dell’Unione Europea, non può negarsi rilevanza ed efficacia nell’ordinamento italiano. Né può negarsi validità ed efficacia alla qualificazione abilitante all’insegnamento conseguita presso un paese europeo. Pertanto, l’Amministrazione è chiamata unicamente alla valutazione indicata dalla giurisprudenza […], cioè alla verifica che, per il rilascio del titolo di formazione ottenuto in un altro Stato membro al termine di formazioni in parte concomitanti, la durata complessiva, il livello e la qualità delle formazioni a tempo parziale non siano inferiori a quelli delle formazioni continue a tempo pieno”.

Peraltro, il riconoscimento del titolo in Italia implica l’attuazione del diritto comunitario.

Il TAR, conclude affermando che “In aderenza pertanto alle sue sposte considerazioni il ricorso va accolto e, per l’effetto, annullato il provvedimento impugnato […]”.

Si tratta dell’ennesimo ed importante traguardo per la questione degli abilitati all’estero che chiedono il riconoscimento del loro titolo in Italia, e confermano le tesi portate avanti dallo Studio Legale dell’Avv. Sirio Solidoro che da anni si occupa di diritto scolastico.

Per ricevere informazioni è possibile inviare una mail a seguente indirizzo: info@siriosolidoro.it

PUBBLIREDAZIONALE