Ci sono novità in merito ai percorsi di formazione iniziale per l’abilitazione all’insegnamento. Secondo Il Sole24Ore, i corsi per acquisire questi crediti formativi universitari dovrebbero partire il prossimo gennaio.
Gli atenei hanno tempo fino al 10 novembre per presentare la domanda di accreditamento iniziale. Poi, entro il 20 novembre, il Ministero dell’Università deve valutare la presenza dei requisiti per le sedi e per i percorsi di formazione. Nei 40 giorni seguenti, entro la fine di dicembre, l’Anvur deve decidere se accreditare o meno il centro multidisciplinare avviato dagli atenei. In caso di responso negativo ci sono dieci giorni per cercare di strappare il “sì” dei valutatori.
Il testo illustra i contenuti dei Cfu da conseguire e gli obiettivi minimi di ogni corso, divisi per ogni percorso: 60 Cfu, 30 Cfu per chi ha maturato 3 anni di servizio, 36 Cfu per chi ha già conseguito i 24 previsti precedentemente.
Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.
I punti principali del DPCM:
– È previsto un rigoroso sistema di accreditamento affidato all’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), che definisce i percorsi di contenuto, le procedure di monitoraggio sul livello qualitativo della formazione e la valutazione finale degli aspiranti docenti.
– Tutti i nuovi percorsi si concluderanno con l’esame finale: una prova scritta e una lezione simulata, il cui superamento garantirà ai candidati il conseguimento della formazione professionalizzante delineata dagli standard minimi del docente abilitato, grazie alle modalità di svolgimento della prova e alla specifica composizione prevista per la commissione giudicatrice.
– I percorsi formativi saranno oggetto di una valutazione periodica “ex post” da parte dell’ANVUR che, per assicurare omogeneità della qualità dell’offerta formativa da parte delle università, terrà conto del “tasso di successo” dei nuovi abilitati alle procedure di reclutamento per la scuola.
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