Il 2024 sarà l’anno dei concorsi e, se tutto andrà per il verso giusto, si potrebbe forse invertire il trend di progressivo aumento di docenti precari.
Forse nel 2024 l’obiettivo di riuscire a coprire una quota significativa di cattedre scoperte potrebbe essere raggiunto.
Certo è che ci vorranno procedure adeguate, ma anche snelle e veloci.
Ne è convinto Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, che osserva: “Dopo aver dimostrato col PAS 2013 che numero chiuso e preselezione per l’accesso ai percorsi formativi abilitanti all’insegnamento si possono superare, il 2024 sarà l’anno della svolta”.
“Ovviamente – aggiunge Pittoni – mi riterrò davvero soddisfatto quando vedrò centrati quattro obiettivi: 1) niente numero chiuso (se necessario, si può scaglionare come nel PAS); 2) niente preselezione (sarebbe solo un altro concorso per lucrare su persone che già faticano a mettere insieme il pranzo con la cena); 3) avvio di tutti i percorsi in contemporanea; 4) estensione dell’online fin dove non intacca la qualità delle lezioni, per contenere spesa e agevolare accesso di chi non risiede a ridosso delle strutture universitarie”.
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