È del 6/9/2021 la sentenza con cui i giudici del TAR del Lazio hanno accolto le motivazioni presentate a margine di un ricorso con cui i legali dello studio B&Z hanno impugnato le disposizioni del Ministero dell’Istruzione ove l’amministrazione disponeva ulteriori misure compensative atte al riconoscimento del titolo per l’insegnamento conseguito in Romania. Il docente, abilitato presso un Ateneo rumeno, nei mesi scorsi aveva ricevuto sentenza di riconoscimento del titolo con cui aveva accesso per esercitare la professione contestualmente all’ambito del percorso formativo svolto.
A seguito del riconoscimento “a pieno titolo” da parte del TAR del Lazio il Ministero dell’istruzione recependo le disposizioni emesse dai giudici del tribunale amministrativo disponeva quale misura integrativa la necessità di un ulteriore percorso formativo identificandone i contenuti quali “misure compensative“. https://www.ricorsiscuola.it/ricorsi-attivi/misure-compensative-abilitazioni-romania/)
Tra le motivazioni addotte dai giudici del Tar Lazio – Roma si chiarisce che “In un contesto di tal fatta, dunque, dove un’Università di un Paese europeo attesta il conseguimento di un determinato numero di ECTS, peraltro esplicitando le diverse ore dedicate alle attività formative previste dal piano di studi, e dove il Ministero dell’Istruzione di quello stesso Paese riconosce la validità di tale formazione ai fini del rilascio dell’Adeverinta, certificando così il diritto della ricorrente a svolgere la professione di docente nelle scuole preuniversitarie in Romania, non pare poter residuare in capo all’Amministrazione nazionale alcun potere di accertamento ulteriore. Quest’ultima, invero, deve limitarsi ad effettuare, sulla scorta della documentazione fornita ovvero acquisita in sede di istruttoria, una comparazione tra il percorso misto di formazione seguito dalla ricorrente e quello necessario per conseguire l’abilitazione in Italia”.
Per aderire al ricorso avverso le misure compensative è necessario seguire le istruzioni indicate al link che segue: https://www.ricorsiscuola.it/ricorsi-attivi/misure-compensative-abilitazioni-romania/
I risultati ottenuti con la sentenza odierna confermano come l’iter giuridico messo in atto a tutela degli abilitati all’estero sia coerente con le prerogative iniziali oltre che coincidente con le osservazioni di carattere giurisprudenziale asservite con una attenta analisi delle normative internazionali già dal 2018 – hanno ribadito gli avvocati dello studio B&Z – ad oggi è palese l’uniformità di giudizio, e dunque di accoglimento dei nostri ricorsi, relativamente al riconoscimento del titolo abilitante conseguito all’estero.
Lo staff legale di ricorsiscuola.it proprio nelle scorse settimane aveva ottenuto importantissime vittorie a vantaggio dei docenti abilitati all’estero:
- reinserimento nelle GPS degli abilitati all’estero (info al link
- diritto all’immissione in ruolo per gli abilitati all’estero Spagna e Romaniato (https://www.ricorsiscuola.it/vittoria-tar-napoli-immissione-in-ruolo-docente-abilitata-in-romania/ ).
Altre importanti vittorie per gli assistiti degli avvocati Bongarzone e Zinzi sono arrivate dal riconoscimento del titolo conseguito all’estero, non solo in Romania ma anche per le abilitazioni rilasciate dalle Università di paesi UE ed Extra UE come confermano le sentenze relative al riconoscimento il Russia e Moldavia di cui è possibile avere maggiori info al link
Per ulteriori informazioni, per conoscere dettagli sui ricorsi o per aderire agli stessi è possibile contattare i recapiti presenti al link
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