Mi rivolgo al ministro Giannini per esprimere il mio profondo sdegno per quello che sta attuando.
Sono una dei tanti insegnanti con anni di servizio sulle spalle che sta frequentando i Pas per conseguire l’abilitazione. Tengo a precisare che i Pas sono una sorta di sanatoria per lo Stato che in questi anni ha sfruttato i docenti e non viceversa, tra l’altro alla modica cifra di 2.500 euro.
Le giornate mie e dei miei colleghi sono una falcidia: sveglia all’alba, trasferimento a scuola per tutta la mattinata, trasferimento all’università per 3 o 4 volte a settimana(compreso il sabato), il pranzo è un optional, ritorno a casa a sera. A quel punto bisogna trovare il tempo per sistemare gli appunti, per studiare, per preparare le tesine e per correggere i compiti dei nostri alunni e mettere insieme le lezioni. Le università hanno avuto tutto il tempo per organizzare questi corsi, ma così non è stato: lezioni, si fa per dire, dove vengono lette, si lette, slide su slide, un fiume in piena di parole di scarso interesse e inutilizzabili per trasferire nel mondo del lavoro.
A volte ho l’impressione che questi insegnanti non siano mai entrati in un’aula di scuola, non abbiamo mai visto gli alunni, sia delle medie sia dei licei, non sappiano i loro problemi. Mi aspettavo da questi corsi non le ennesime lezioni che abbiamo già sentito durante gli anni di studio, ma laboratori, qualcosa di concreto che ci aiutasse a lavorare meglio con i nostri ragazzi. Invece la solita teoria, l’ennesima occasione mancata! Gli esami che dobbiamo affrontare, malgrado i tempi risicati, sono approfonditi e, richiedono lo studio dei testi scritti dagli stessi docenti.
Così, oltre al balzello alle università, il balzello per i libri, quasi sempre un taglia incolla, presi da testi non italiani.
Ciliegina sulla torta è l’exploit del Ministro che pensa di attribuire agli abilitati Tfa una bella manciata di punti, così sarà possibile sistemare i tieffini, la maggior parte provenienti dalle università stesse. Ricordo al Ministro che la scuola non è il supermercato, dove si regalano punti se acquisti il prodotto che ti suggerisco, che lo spirito del Ministro Profumo era quello di creare due percorsi uguali e paralleli, uno per chi aveva esperienza di insegnamento, l’altro per chi non l’aveva. Ora tutto è cambiato e viene premiato non il merito ma l’inesperienza. Complimenti Ministro, se Lei è il nuovo…
Mi ricorda molto lo stile Gelmini! Si preoccupi non di distribuire punti, ma di verificare quello che avviene nelle università in questi corsi Pas, dove nulla è come appare!
Con osservanza
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