Da settembre è caduto l’obbligo di presentare il certificato medico per assenza scolastica superiore ai cinque giorni, nelle scuole di ogni ordine e grado a Bologna. Dal nido alle superiori, bambini e ragazzi colpiti da malattia che si assentano per almeno 5 giorni possono tornare sui banchi senza che il pediatra certifichi lo stato di salute. Una nuova legge regionale, la numero 9 del 16 luglio 2015, ha introdotto questa semplificazione. Ma molti genitori, soprattutto di nidi e materne, non ci stanno. Temono che mamme e papà poco responsabili riportino i figli in classe anche prima che siano del tutto guariti, rischiando di contagiare i compagni.
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La norma, scrive Il Corriere di Bologna, del resto, non è una novità. Già nel 2004 un gruppo di lavoro del ministero della Salute indicò l’obbligo come una procedura obsoleta e costosa. Fatto sta che la Regione Emilia-Romagna si è adeguata alle indicazioni del ministero, dopo molte altre Regioni, tra cui Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Piemonte, sgravando dall’obbligo sia i genitori che i pediatri.
A fare paura è il fatto che senza il certificato medico oggi la responsabilità pesa maggiormente sui genitori e sui pediatri. Ma per le malattie di cui si deve davvero aver paura, fa sapere la Regione, come la meningite, la scabbia, la tubercolosi, la segnalazione al Dipartimento di Salute pubblica è immediata e così l’avvio delle procedure di profilassi.
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