Home Università e Afam Aboliti i test d’ingresso a Medicina, restano solo criticità

Aboliti i test d’ingresso a Medicina, restano solo criticità

CONDIVIDI

Il test d’ingresso a medicina non andava eliminato completamente, solo riformato e migliorato, dal momento che, pur avendo criticità, era il miglior sistema che l’università potesse adottare. Così alcune associazioni mediche e molti docenti delle nostre università. 

Da ora in poi, secondo quanto si legge sul Fatto Quotidiano, sarà impossibile uniformare davvero il primo semestre, per far sì che tutti abbiano la possibilità di competere alla pari con gli altri pretendenti al posto.

Infatti, l’organizzazione dei corsi varia molto nelle diverse Università  e dunque alcuni studenti potrebbero essere penalizzati più di altri o favori più di altri,  perché iscritti in un Ateneo meno efficiente sia nella organizzazione sia nell’offerta, sia nella pianificazione del calendario degli esami.

Ma soprattutto, si fa notare, il voto assegnato dal singolo professore acquisisce ora un peso enorme, perché saranno i docenti a decidere chi va avanti e chi no in base al loro metro di valutazione. 

Che è un grave vulnus per tutti i motivi che si possono immaginare, a cominciare dal prof di manica larga  all’altro che accoglie raccomandazioni anche su offerte ed oboli oppure per scambio ecc. 

Inoltre, non è escluso che alcune università, per avere più iscritti, siano più indulgenti di altre, abbassando le pretese culturali e di preparazione dei candidati. 

E infine dove verrebbe collocati per la durata di sei mesi gli aspiranti medici dentro università che già scoppiano col numero chiuso?