Entro la fine dell’anno, secondo la legge 107, è prevista la pubblicazione del decreto legislativo per la revisione delle modalità di valutazione e di certificazione delle competenze degli studenti del primo ciclo di istruzione, e saranno riviste, sempre per il primo ciclo, anche alle modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo.
La notizia è del Sole 24 Ore che riprende le anticipazioni del direttore generale, Carmela Palumbo.
Le novità dovrebbero partire a regime dal 2017-2018.
Intanto verranno aboliti i voti e sostituiti dalle lettere (A, B, C, D, E), accompagnati da una descrizione dei cinque livelli di apprendimento attestanti le competenze raggiunte, sulla base di indicatori nazionali. Il comportamento, invece, sarà valutato sulla base di indicatori relativi allo sviluppo delle competenze personali, sociali e di cittadinanza (competenze chiave). Questo per evitare di limitare l’azione valutativa alla mera registrazione del successo o dell’insuccesso degli alunni.
Si dovrebbe in altri termini lavorare insieme ad una valutazione “per l’apprendimento” e non “dell’apprendimento”, al fine di supportare la motivazione, di far emergere o riconoscere le potenzialità e di facilitare l’autovalutazione dello stesso alunno.
Nella scuola primaria sarà abolita la bocciatura, tranne nei casi di mancata frequenza. Alle “scuole medie” sarà consentita la non ammissione all’anno successivo o all’esame solo per quei casi eccezionali di carenze non colmate nonostante le strategie di recupero messe in atto dalla scuola durante l’anno.
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Anche nel primo ciclo, oltre alla prova di italiano e di matematica, sarà introdotta una prova di inglese nei test Invalsi, al termine sia della primaria che della secondaria di primo grado in linea con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue (QCRE – A1, …, C2).
Le prove Invalsi si svolgeranno prima dell’esame di Stato; quindi non ne faranno più parte integrante, ma la partecipazione sarà requisito indispensabile per l’ammissione all’esame.
Infine una gradita novità, l’esito della prova non concorrerà più a determinare l’esito finale dell’esame, anche se sarà riportato nel diploma o nell’attestazione delle competenze.
Sono previste due sole prove scritte:
1.prima prova scritta di ambito linguistico che potrà comprendere una parte in lingua straniera;
2.seconda prova scritta di ambito logico matematico.
Il colloquio dovrà uscire dai semplici canoni nozionistici e disciplinari e sarà volto ad accertare che lo studente abbia acquisito anche le indispensabili competenze trasversali.
Lo stesso dirigente scolastico della scuola assumerà il ruolo di presidente della commissione; non sarà più costretto a recarsi in altro istituto per svolgere lo stesso ruolo, per altro non retribuito oltre lo stipendio standard.
L’esito dell’esame di Stato del primo ciclo terrà conto sia del percorso scolastico del triennio che degli esiti delle prove d’esame. Nel diploma, accanto alla valutazione espressa dalla commissione, saranno riportati gli esiti delle prove Invalsi.