A Bolzano il Consiglio provinciale ha approvato (con 24 voti su 30) una legge che conserva il nome Sudtirol in tedesco, ma cancella Alto Adige in italiano.
Un voto dal forte contenuto simbolico: «fino ad oggi non abbiamo potuto decidere se restare in Italia o dire a Roma arrivederci e grazie».
E dunque “Alto Adige” e “altoatesino” sono parole cancellate per legge e dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
L’unica dizione in lingua italiana da utilizzare per indicare la terra di confine più a nord d’Italia sarà ‘Provincia di Bolzano’.
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher nel suo intervento ha detto: “Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l’impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale”.
“Hanno ragione perché noi stessi decidiamo, perché ci sentiamo sudtirolesi”, è il pensiero espresso all’Adnkronos da Messner, celebre alpinista ed esploratore, che rimarca: “Io sono sudtirolese e non sono un altoatesino, molto semplice. Sono europeo, sono cittadino del mondo e sudtirolese. Però non si può vietare che un altro si senta altoatesino. Non sarà vietato il sentimento del Sudtirolo e i tre quarti dei sudtirolesi non si sentono tali. Il nostro paese si chiama Sudtirolo e non Alto Adige, questo è stata un’invenzione di De Gasperi di tanti anni fa”.
“A me non crea alcun problema la denominazione ‘Alto Adige’, sarei favorevole a mantenerla”, ribatte la leggenda dello sci alpino altoatesino, Gustav Thoeni. “Qui c’è sempre questa diatriba tra germanofoni e italiani. Io mi sento altoatesino, ho gareggiato e vinto con l’Italia e mi sono trovato sempre molto bene -aggiunge Thoeni-. Credo comunque che questa decisione non cambi nulla nella sostanza”.
Di posizione neutrale, invece, l’argento olimpico della discesa Christof Innerhofer: “La politica non mi interessa -taglia corto l’azzurro-, io penso solo a sciare forte”.
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