Abracadabra. Il miracolo delle cattedre di organico di diritto

In questi giorni gli usp delle 100 province stanno pubblicando i soliti movimenti annuali: assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali e utilizzazioni. Al contempo stanno comunicando le disponibilità per le sedi da assegnare ai neo immessi nelle fasi zero e A e quelle che riguarderanno gli incarichi annuali. Tutto nella norma? Per niente. Perché quest’anno c’è stato un vero e proprio miracolo, quasi come la moltiplicazione dei pani e dei pesci di divina memoria. Sono apparse dal nulla decine di cattedre di organico di diritto mai viste prime, quelle stesse che sino allo scorso anno erano organico di fatto e, di conseguenza, assegnate reiteratamente ai precari con incarichi al 30 giugno.
Domanda: Come è stata possibile una tale proliferazione? Risposta: La distinzione tra organico di diritto e organico fatto non ha mai avuto senso, ne è prova la trasformazione di questi giorni delle cattedre da of in od.
Domanda: Quale sarà la sorte di queste cattedre od soprattutto per le classi di concorso che non hanno avuto immissioni in ruolo?
Risposta: Al momento non è dato sapere in quanto la fase B di questo deprecabile piano prevede l’immissione in ruolo solo ed esclusivamente sulle disponibilità residuate dalle fasi precedenti zero e A. Domanda: Perché non utilizzare queste cattedre per ulteriori immissioni in ruolo?
Risposta: Perché una simile opzione non avrebbe giustificato l’esistenza del piano straordinario.
Domanda: Perché dare il via ad un piano così assurdo, mettendo in moto una macchina infernale di spostamenti in tutto lo stivale? Risposta: Evidentemente fare il censimento programmato e stabilizzare i docenti sui posti da loro occupati in maniera continuativa di anno in anno era troppo semplice. Inoltre non avrebbe consentito di inserire gli idonei che hanno goduto del loro personale miracolo.
Domanda: Se è vero che al sud non ci sono posti e se è vero che sono solo al nord, perché consentire per il prossimo anno un massiccio ritorno verso le sedi di residenza dove, secondo quanto affermato dal governo e dal ministro Giannini, non ci sono disponibilità? Risposta: Evidentemente questi posti ci sono.
Domanda: Se è vero che questa riforma guarda allo studente e non al docente nel senso di voler finalmente garantire continuità didattica, perché far spostare gli insegnanti e poi consentire loro di rientrare? Risposta: Evidentemente questa riforma è solo un guazzabuglio arraffazzonato in fretta per scongiurare la multa della comunità europea e comunicare urbi et orbi che si è risolto il problema del precariato. Domanda: Se è vero che si vuole superare quel gap culturale che la dispersione scolastica di anno in anno amplia in misura pericolosamente crescente, se si vuole che soprattutto al Sud (ma non solo) questo problema trovi soluzione, perché spedire gli insegnanti lontani dalle loro province? Perché non incrementare la possibilità di un loro impiego laddove necessario? Risposta: Evidentemente la dispersione scolastica non è mai stata un problema per questo governo e gli altri che lo hanno preceduto.
In conclusione: Nonostante le affermazioni del sottosegretario Faraone che parla addirittura di 160.000 docenti assunti e stabilizzati, c’è da rilevare che le immissioni in ruolo effettive sono state circa 50.000 e che le altre sono solo virtuali. Inoltre non è dato ancora sapere quale sia il numero effettivo delle domande ricevute e valide e quali le classi di concorso coinvolte.
Nulla si sa dell’algoritmo che deciderà della sorte di tanti docenti. Nulla si sa delle disponibilità della fase B se non quanto si riesce a raccogliere in rete. Nulla dice il Miur per chiarire le ambigue e tendenziose Faq che tanto caos hanno generato e che ora daranno luogo a numerosi ricorsi per ristabilire l’ordine e la legalità portando inevitabilmente ad un aggravio di spese a carico dell’amministrazione e dei cittadini tutti. Domanda: Possiamo accettare e consentire simili abusi? Risposta: ……………………………………………….. Non pervenuta.

 

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