Un collaboratore scolastico della provincia di Lecce è stato condannato per abusi sessuali nei confronti di una studentessa di 17 anni, per fatti avvenuti nel 2018. L’uomo era stato picchiato dal padre dell’alunna. Lo riporta La Repubblica.
La ricostruzione dei fatti
Il 59enne è stato condannato a 3 anni di reclusione con le accuse di tentata e consumata violenza sessuale riconoscendo l’attenuante della lieve entità prevalente sulle aggravanti. La sentenza (motivazioni attese nei prossimi 90 giorni) prevede anche l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e l’interdizione in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio e servizio in istituzioni pubbliche e private frequentate prevalentemente da minori.
La vicenda risale al 18 gennaio del 2018 quando il collaboratore scolastico trascinò la studentessa nell’ascensore della scuola e, una volta raggiunto il seminterrato (utilizzato come deposito di vecchi banchi e lavagne rotte), cercò di toccarla e baciarla per poi palpeggiarla nelle parti intime senza riuscire ad andare oltre solo grazie alla forza con la quale la vittima si oppose, accovacciandosi sulle gambe.
La vendetta del padre della studentessa
Dopo qualche mese, a maggio, il padre della ragazza ha deciso di vendicarsi: il bidello è stato avvicinato per strada in sella alla sua bicicletta, tamponato e poi picchiato a sangue a suon di bastonate dal genitore (che per questa storia ha patteggiato 1 anno di reclusione con l’accusa di lesioni personali gravissime). Colpi talmente violenti che il collaboratore scolastico fu immediatamente accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale dove i medici gli applicarono complessivamente 175 punti di sutura su varie parti del corpo.