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Abusi ai minori, troppe volte a scuola si cerca ancora di insabbiare

Molti casi di abusi nei confronti dei minori a sfondo sessuale avvengono in contesti sociali legati a istituzioni come la scuola o la chiesa, le quali, per tutelarsi dal grave danno di immagine che ne conseguirebbe, possono cercare di insabbiare o rimuovere episodi di questo tipo. È un’accusa non certo di secondo piano quella formulata da Telefono Azzurro, alla vigilia della terza giornata mondiale contro pedofilia e pedopornografia, che si celebra il 5 maggio, sulla base dei dati ufficiali Istat e le tante denunce che annualmente diretti interessati, parenti e conoscenti fanno alla stessa associazione.

 

Secondo Telefono Azzurro, anche nei luoghi deputati alla formazione ed all’educazione della persona c’è ancora una errata percezione del fenomeno della pedofilia: quella che porta a considerare i pedofili come figure estranee, non integrate, quasi degli orchi. “La realtà è invece ben diversa”, si legge nel rapporto. “Il pedofilo – continua Telefono Azzurro – non è un soggetto facilmente identificabile come ‘problematico’: è invece abile nel mimetizzarsi all`interno della comunità e a sfruttare tutte quelle situazioni che favoriscono il contatto con i bambini. Si tratta spesso di persone che i bambini conoscono bene, nelle quali ripongono fiducia, abbassando così le difese e finendo così per trovarsi in una condizione di ‘fragilità’ emotiva”. E negli ultimi anni l’imperversare di internet e delle nuove tecnologie non ha migliorato la situazione. Anzi, le possibilità di conoscere persone nuove, spesso con identità false, non ha fatto altro che moltiplicare le possibilità di adescamento di minori: dando vita, on line, al cosiddetto ‘grooming’”.

 

Telefono Azzurro ha anche cercato di formulare un identikit di chi abusa. Ebbene, quel che è emerso sembra smentire il luogo comune secondo il quale il pedofilo è quasi sempre un estraneo. Dall`indagine emerge infatti come nella maggior parte dei casi gli abusi sessuali siano commessi da persone appartenenti al nucleo familiare: padri, madri, nonni, nuovi conviventi/coniugi e altri parenti. Se solo il 9,6% riguarda soggetti estranei, negli altri casi si tratta di persone esterne alla famiglia ma comunque conosciute. Anzi, si potrebbe dire molto “vicine” ai minori, visto che tra queste spiccano gli amici di famiglia (11% circa), gli insegnanti (9,1%) e i vicini di casa (4,8%). L`1% circa delle segnalazioni al Telefono Azzurro riguarda figure religiose. Le donne autrici di abusi sessuali rappresentano il 12,8% delle segnalazioni pervenute; gli abusi praticati sono sia di tipo “attivo”, cercati per motivi di piacere o di denaro, sia “assistito”, ossia compiuti da altri che generalmente sono i compagni, taciuti e in alcuni casi facilitati.

 

Alessandro Giuliani

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