Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro, ha presentato al presidente della Camera, Roberto Fico, un Rapporto con le evidenze dei casi gestiti tra gennaio e ottobre 2021 dal Centro di Ascolto e Consulenza 19696 e dal Servizio 114 Emergenza Infanzia gestito per conto del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, nel quale “si è registrato un deciso incremento dei casi di abusi sessuali sia online sia offline, con importanti ricadute sociali. Le vittime di violenza sessuale in età infantile o adolescenziale, infatti, hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi emotivi e comportamentali e di tentare atti suicidari”.
E’ tempo, ha sottolineato Caffo, che “anche l’Italia definisca linee guida e protocolli efficaci nella prevenzione e contrasto all’abuso minorile”
Il Rapporto presentato al presidente Fico illustra come, da gennaio a ottobre 2021,il Servizio 114 Emergenza Infanzia abbia registrato il 22% in più di minori coinvolti in episodi di abuso sessuale offline: 169 contro 139 dello stesso periodo 2020, per un totale di 146 casi gestiti (+40% rispetto al 2020) In crescita del 28% (124 in tutto) anche i minori coinvolti nei casi gestiti dal Centro Ascolto e Consulenza 19696, per un totale di 116 casi (+32% rispetto al 2020). Nella larga maggioranza di episodi segnalati, i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime.
Adolescenti (15-17 anni) e preadolescenti (11-14 anni) sono i soggetti maggiormente presi di mira, anche se c’è un inquietante 39,9% dei casi gestiti dal Servizio 114 che interessano bambini tra 0 e 10 anni.
Le vittime di abuso sono in maggioranza femmine.
Sono invece 144 i casi per i quali i due Servizi hanno deciso di attivare la rete dei servizi territoriali: Procure e Tribunali, in primis, seguiti da Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza, Servizi Sociali, Servizio Sanitario Nazionale, Istituzioni scolastiche.
Le mura domestiche sono il luogo nel quale questi crimini vengono perpetrati nella larga maggioranza dei casi (49% per quelli segnalati al 114, 51% quelli giunti al Centro Ascolto 19696). Seguono, a distanza, le case di parenti e la scuola e, infine, i luoghi pubblici, la strada, la Rete, le chiese e gli oratori, le comunità protette e gli impianti sportivi.
I dati del Rapporto di Telefono Azzurro dimostrano inoltre come internet e le tecnologie digitali abbiano contribuito a esporre bambini e adolescenti a un nuovo livello di vulnerabilità: nel 2021 è più che triplicato il numero di minori coinvolti in episodi di abuso sessuale online(157 in totale) e più che raddoppiato il numero totale (164) dei casi registrati dal Servizio 114 rispetto al 2020. Il Centro di Ascolto 19696 di Telefono Azzurro ha invece gestito in totale 74 casi con 77 minori coinvolti. Crimini online, pedopornografia, grooming e sexting sono le principali motivazioni dei casi portati all’attenzione dei due servizi.
Vittime degli abusi online, adolescenti e preadolescenti, in larga prevalenza femmine. Minore, nel caso dell’online, il coinvolgimento di bambini da 0 a 10 anni. Presunti responsabili, in questo caso, sono in larga maggioranza soggetti estranei alla rete familiare (nel 67% dei casi registrati dal Servizio 114 e nel 34% di quelli giunti al Centro Ascolto 19696).
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