Un’ex professore di religione, ex diacono ed ex dipendente dell’Istituto per il sostentamento del clero, è stato condannato a 12 anni di reclusione per abusi sessuali su cinque ragazzi minorenni. La sentenza è stata pronunciata pochi minuti fa, suscitando grande commozione in aula, dove alcune delle vittime presenti si sono abbracciate e sono scoppiate in lacrime.
Secondo quanto riportato dal Messaggero, la condanna è stata emessa in queste ore. Per l’accusa, il professore sfruttava il suo ruolo di insegnante di religione per instaurare un rapporto confidenziale con gli alunni, iniziando poi a intrattenere comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network. In diverse occasioni, cercava il contatto fisico con l’intento di abusare sessualmente dei ragazzi.
Gli abusi, secondo le indagini, avvenivano sia online che di persona. Il docente utilizzava profili falsi su Instagram, con nomi di copertura come “Orso73” e “Bartolomeo73”, con riferimenti biblici. I messaggi inviati erano di natura sessuale, richiedendo foto intime e inviando le sue. I ragazzi, spesso stremati, lo bloccavano, ma l’imputato creava immediatamente nuovi profili per continuare il suo comportamento predatorio. Quando ne aveva l’opportunità, agiva anche fisicamente.
Il pm ha ricostruito la lunga lista di episodi contestati durante l’udienza del 28 giugno scorso, evidenziando il modus operandi dell’uomo. L’ex insegnante, ora in carcere dopo un periodo di arresti domiciliari, aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, che garantisce uno sconto di un terzo della pena.
Questo caso di abuso mette in luce la necessità di una maggiore vigilanza e protezione dei minori nelle istituzioni educative. La sentenza rappresenta una misura di giustizia per le vittime, ma evidenzia anche l’urgenza di interventi preventivi per evitare che tali tragici episodi possano ripetersi.
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