Oggi, 25 giugno, si tiene a Palazzo Chigi la Conferenza sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. A partecipare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano con i Ministri della Salute, Orazio Schillaci, della Giustizia, Carlo Nordio, dell‘Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, la Viceministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, e la Sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro.
I dati
Ecco le parole di Valditara: “I dati sono impressionanti. Se pensiamo che il 39% di chi fa uso di cocaina se ne è avvicinato prima dei 15 anni. 140mila studenti hanno consumato alcol almeno 20 volte prima dei 30 giorni, 280mila studenti hanno usato psicofarmaci senza prescrizione medica nel 2023. Più del 30% degli studenti si ubriaca prima dei 15 anni”.
“Stati d’ansia, depressivi, di isolamento sociale, sono sempre più legati alla dipendenza da cellulari e social media. Il 40% dei ragazzi dice di essere stato vittima di cyberbullismo. Nel 2023 400mila studenti hanno passato tante ore a giocare. Più di un milione di ragazzi ha giocato d’azzardo nel corso dell’ultimo anno. Ci sono anche gli hikikomori”.
“Partire dall’educazione civica”
“Nelle linee guida dell’educazione civica che usciranno tra poco ci sono novità sulla sensibilizzazione da fare nelle scuole, partendo dall’educazione civica. Credo che non dobbiamo solo informare ma anche agire in positivo. Fa male anche la cannabis, ovviamente la cocaina, l’alcol assunto in età precoce. La scuola deve svolgere un altro ruolo: ridare entusiasmo ai giovani, ridare la voglia di credere sé stessi, un percorso di vita. Molti studi rilevano che l’abuso di alcol e la dipendenza da social sia aumentato durante il Covid. La scuola deve riscoprire i talenti, mettere al centro la persona, deve orientare e motivare. Molti ragazzi vivono nella nebbia, non sanno che scelte faranno. L’orientamento è fondamentale. Una nuova didattica, attrattiva, coinvolgente, partecipativa, fa entusiasmare, fa abbandonare ai ragazzi quello stato pre-depressivo”.
La ricetta di Valditara: orientamento, lavoro e coinvolgimento delle famiglie
“Il lavoro è un valore costituzionale, bisogna ripristinarne il valore sociale. Se ci si appassiona in prospettiva di un lavoro non si ha tempo per distrarsi con altre cose. Va ripristinata anche la cultura delle regole, iniziando dai programmi scolastici, con il peer tutoring. Decisivo è il coinvolgimento delle famiglie e portare le famiglie nelle scuole per avere la consapevolezza dei rischi a cui si sottopongono i figli. In molte famiglie italiane non c’è. C’è un intervento a 360 gradi con altri enti. Credo molto nell’educazione, nella capacità della scuola di vincere la dipendenza. Lo psicologo deve intervenire quando c’è un caso grave, quando un tutor e una buona didattica non sono in grado di risolvere”, ha concluso il numero uno di Viale Trastevere.