Attualità

Abuso d’ufficio, il Parlamento lo cancella, ma per dirigenti scolastici, insegnanti e Ata non cambia nulla [INTERVISTA a GIANNELLI, ANP]

Si è conclusa da poco alla Camera la vicenda del disegno di legge Nordio che, tra le altre misure, prevede quella della abolizione del reato di “abuso d’ufficio”.

Il reato era previsto dall’articolo 323 del codice penale che così lo definiva: “Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale … che, nello svolgimento delle funzioni, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da 1 a 4 anni”.

Per la scuola cosa cambierà, non appena la nuova legge entrerà in vigore?
Lo abbiamo chiesto ad Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’ANP

Presidente, per la dirigenza pubblica e in particolare per i dirigenti scolastici cosa cambia con la cancellazione del reato di abuso d’ufficio prevista dal disegno di legge Nordio approvato in queste ore dal Parlamento?

L’abuso d’ufficio è un reato che è sempre stato criticato da tutta la dirigenza pubblica essenzialmente perché non prevedeva una specifica casistica una specifica fattispecie di reato
Oltretutto si tratta di un reato talmente generico che a conti fatti ha quasi sempre portato a sentenze assolutorie.
Nel corso degli anni, l’articolo 323 del codice penale ha consentito spesso di aprire fascicoli di indagini a carico di dirigenti pubblici che però raramente hanno avuto esiti di qualche genere.
Per questo, onestamente, io sono abbastanza favorevole alla soluzione adottata con la legge Nordio.

C’è chi teme che la “depenalizzazione” provocherà di fatto un aumento degli episodi di “illegalità”. Cosa ne pensa?

Se ci sono figure di reato, bisogna riuscire a indicarle in modo preciso e procedere.  L’abuso d’ufficio, invece, metteva in atto una prassi del tipo: ‘andate a vedere se questo dipendente pubblico ha fatto qualcosa che non va e poi ne parliamo’. Tanto è vero che questa ipotesi di reato è sempre stata criticata molto, sia da destra sia da sinistra.

E quindi cosa bisognerebbe fare?

Secondo me è indispensabile precisare meglio alcuni reati, come per esempio la corruzione o l’appropriazione indebita.

Per quanto consta a lei e all’ANP consta vi risulta che negli ultimi anni quella dell’abuso d’ufficio sia stata un’ipotesi di reato in cui dirigenti e altri dipendenti pubblici sono facilmente incappati.

Direi proprio di no

Possiamo concludere che per quanto riguarda il mondo della scuola la legge Nordio non sposta i termini del problema?

Io sono convinto che per i dirigenti scolastici non cambierà assolutamente nulla.

Reginaldo Palermo

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