Voglio prendere lo spunto da un articolo pubblicato sul quotidiano “ La Repubblica “ del 01 ottobre 2016 che riguarda la “Regione Sicilia “. Crocetta: chi contro i trasferimenti sarà licenziato!
La Regione dei dipendenti inamovibili per legge. Su 15 mila addetti, 6 mila non possono essere trasferiti da un ufficio a un altro. Proprio così: quasi la metà dei regionali è “intoccabile”,perché dentro la pancia del mostro pubblico ci sono quasi 3 mila dipendenti che usufruiscono dei permessi della “legge 104” per disabilità o per assistere un familiare, e altri 3 mila sono dirigenti sindacali. Così, al di là degli annunci, delle norme approvate al grido di «basta privilegi», delle circolari e degli atti d’imperio di qualche dirigente, alla fine il personale non si riesce a trasferire dove serve perché il lavoro nell’Isola del tesoro lo si vuole non solo nella stessa città dove si vive, ma anche sotto casa.
Senza entrare nei dettagli, a occhio e croce ,posso affermare che di codesta legge si fa uso per le persone che hanno effettivamente bisogno di essere tutelate e abuso per coloro che non hanno bisogno a danno di altri cittadini .
Il motivo per cui le scrivo attienel’abuso legge 104 nella scuola,minori senza tutela! La persona interessata da codesta situazione è una giovane mamma di tre figli che, a seguito della legge 104 della buona scuola, nell’anno scolastico 2015/2016 ha avuto assegnato il posto di lavoro in Sardegna, che non ha potuto ricoprire perché era in congedo per maternità, e nell’anno scolastico 2015/2016 è stata trasferita a Roma.
Nel mese di agosto 2016 ha fatto domanda di assegnazione provvisoria per la provincia di residenza di Siracusa e ad oggi non l’ha ottenuta pur essendo inclusa in due graduatorie: una per l’insegnamento della materia in cui è abilitata. l’altra per il sostegno agli alunni disabili nelle scuole secondarie di II Grado. Pur avendo un punteggio molto elevato é stata superata, col punteggio più basso, da tutte queste persone che utilizzano la legge 104.
Mi faccio interprete dello stato d’animo di questa giovane insegnante, del disagioe del dramma che in questo momento vive lei ,il marito, i bimbi che piangono e reclamano costantemente la presenza della madre .Voglio rendere pubblica questa situazione allegando alcuni passi della lettera che ho ricevuto dal padre.
Mia figlia primogenita è sposata con tre figli di età inferiore a sei anni (5,2,1). Il marito lavora a tempo indeterminato presso una azienda della provincia di Siracusa. Attualmente, dopo l’ultimo trasferimento dei docenti è passata da Nuoro a Roma. Ha presentato domanda di assegnazione provvisoria in prov. di Siracusa e dalla graduatoria definitiva si evinceva che mia figlia pur avendo un punteggio superiore si classificava la seconda,mentre la prima in graduatoria possiede un punteggio inferiore, stante le stesse precedenze, da informazioni esperite presso l’ex Provveditorato di Siracusa si evinceva che la prima in graduatoria possiede una riserva di posto perché in possesso della legge 104.
Da ulteriori informazioni sappiamo che questa precedenza (104) è su una parente ,una nonna 96 enne la quale nel paese ha figli e altri nipoti. Fatto sta che alla prima in graduatoria è stata assegnata la cattedra,mentre mia Figlia, con tre bambini inferiori a 6 anni, è rimasta a Roma.
Non Le lascio immaginare lo sconforto mio e di mia moglie :per prendere servizio ,mia figlia, ci ha lasciato i figli e il marito ! Questo è quanto ci è capitato !Ecco la domanda : secondo Lei è più prevalente il bisogno di una nonna 96 enne o i bisogni dei tre figli di età inferiore a 6 anni? Purtroppo questa assurda Legge 104 , giusta per chi veramente versa in uno stato di bisogno, è assolutamente ingiusta quando viene utilizzata per” soffiare” il posto che spetta ad altri per un maggior punteggio e condizioni familiari particolari come allevare tre bambini di età inferiore a 6 anni . Credo che in questo caso specifico l’amministrazione che ha emesso il decreto abbia preso un abbaglio.
Secondo me avrebbe dovuto accertare compiutamente l’esistenza di altri familiari che potessero accudire la nonna 96 enne (e ci sono) e annullare la 104.
Come cittadino posso dire che codesta legge andrebbe rivista e applicata alle persone interessate, includendo al massimo genitori e figli ed escludendo tutto il contorno. Nel modo come viene concepita e applicata tutti quanti la possono ottenere perché nell’area della famiglia chiunque è in grado di trovare una zia,una nonna …,in condizioni precarie di salute !Invito nel frattempo le Istituzioni Scolastiche che si occupano di questa vicenda a porre rimedio a quanto già stabilito con le assegnazioni provvisorie dell’a.s. 2016/2017 della provincia di Siracusa, tra l’altro, più volte rettificate!
I figli hanno bisogno della mamma e non possono aspettare le decisioni dei burocrati,che si chiudono a riccio nelle loro stanze, che non arrivano mai ! Un posto di lavoro nella provincia di residenza non lo si può negare a questa giovane mamma ,per restituire un po’di dignità e di sorriso ai figli e al marito .
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