Si continua a parlare del raduno fascista dello scorso 7 gennaio, nel giorno dell’anniversario della cosiddetta strage di Acca Larentia che ha avuto luogo 46 anni fa a Roma, all’ex sede del Msi. Moltissime le reazioni indignate di fronte a centinaia di persone che si sono riunite, vestite di nero, e hanno fatto il saluto romano.
Nella notte tra ieri e oggi, 9 gennaio, in un liceo di Roma vicino a questi luoghi è comparsa una scritta a caratteri fascisti sulla facciata. E poi una croce celtica col riferimento esplicito ad Acca Larentia. Tutto rimosso, prima che gli studenti entrassero in classe.
Restano però alcuni manifesti, affissi prima della manifestazione, con scritto “7 gennaio, presente, presente, presente”. Non è la prima volta che accade qualcosa di simile nella scuola. Già in passato le istituzioni si erano attivate promettendo più controlli e telecamere.
La dirigente scolastica dell’istituto non è stupita: “Data la vicinanza a via Acca Larenzia – dice – capita spessissimo che sulla scuola appaiano queste scritte, che ci penalizzano perché ci affibbiano un’etichetta che non corrisponde a quel che è la scuola. Noi di solito segnaliamo subito il caso alle istituzioni – continua -, non possiamo rimuovere autonomamente gli striscioni non autorizzati perciò attiviamo il servizio Decoro del Municipio”.
Dopo che sono spuntati i video e le foto e sono scoppiate le polemiche sulle modalità con cui i militanti hanno reso omaggio ai tre giovani e si è mobilitata pure la politica, da Schlein che scrive “sembra il 1924” a Calenda, che senza mezzi termini dice “vergogna inaccettabile“.
In tarda mattinata, nel pieno delle accuse, il segretario di Fi e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto: “Noi siamo una forza che certamente non è fascista, siamo antifascisti. Chi ha avuto un comportamento deve essere certamente condannato da parte di tutti, come devono essere condannate tutte le manifestazioni di sostegno a dittature. C’è una legge, è previsto che non si possa fare apologia di fascismo nel nostro Paese”.
L’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha commentato così: “W l’Italia antifascista sempre. Evidentemente c’è bisogno di ricordarlo ogni giorno”.
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