Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur, sul Sole 24 Ore spiega il nuovo esame di Stato, la cui revisione, secondo la funzionaria, “della prima prova scritta di italiano e della seconda prova scritta relativa alle materie caratterizzanti risponde alla finalità di rendere le due prove nazionali idonee a testare le competenze degli studenti, più che a limitarsi ad accertare le conoscenze disciplinari”.
Scrive infatti: “Per quanto riguarda la prima prova, la finalità è quella di individuare i nuclei argomentativi fondamentali di un testo, dimostrando di saperli gerarchizzare. In secondo luogo la competenza nel riassunto e nella produzione di una propria argomentazione e/o riflessione originale. In altri termini, la prova scritta di italiano vuole accertare competenze che verranno messe quotidianamente in gioco dai maturandi nella futura dimensione di studenti universitari, di lavoratori e di cittadini.
Questa finalità dichiarata ha portato il ministero a introdurre tre tipologia di prove di italiano, sulla scorta delle proposte della commissione di esperti presieduta da Luca Serianni, linguista e accademico dei Lincei: la tipologia dell’analisi e interpretazione di un testo letterario, la tipologia dell’analisi e produzione di un testo argomentativo e, infine, quella della riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo.
In complesso allo studente verranno proposte sette tracce tra cui scegliere quella da svolgere. Due riguarderanno la prima tipologia, tre la seconda tipologia e due la terza.
Le sette tracce potranno spaziare tra diversi ambiti del sapere, quali quello artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale, in modo da offrire agli studenti di tutti gli indirizzi di studio tematiche che hanno avuto modo di approfondire durante il percorso scolastico”.
Nella seconda prova “da quest’anno scolastico saranno presenti due materie caratterizzanti e ciò spiega anche perché il ministro abbia deciso, molto opportunamente, di anticipare al 18 gennaio il decreto di pubblicazione delle due materie oggetto della seconda prova per ciascun indirizzo di studi.
È il caso di sottolineare che le tracce prevedranno l’organica presenza delle due discipline coinvolte (ad esempio latino e greco al liceo classico o matematica e fisica al liceo scientifico) e non si presenteranno come la somma di due prove, difficili da sostenere da parte degli studenti in un’unica giornata e nel tempo assegnato.
Per quanto riguarda gli istituti professionali la seconda prova presenta un’importante peculiarità che è stata introdotta in coerenza con la recente revisione dei percorsi”.
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