E’ noto che il green pass è obbligatorio, ad oggi fino al 31 dicembre anche per i genitori che accedono nei locali scolastici.
Lo dispone il DL 121/2021 che prevede che sono tenuti a possedere ed esibire la certificazione verde tutti coloro che accedono alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative.
L’accesso a scuola dei genitori privi di green pass sarà possibile ma non per tutti e solo al verificarsi di determinate situazioni. A modificare l’attuale normativa sopra richiamata potrebbe essere un emendamento presentato da Vittoria Casa (M5S), presidente della Commissione Cultura alla Camera, accolto dal Governo onde consentire ai genitori di entrare a scuola senza green pass. L’Esecutivo dovrebbe ora impegnarsi a cambiare le norme in vigore, modificando il decreto .
In buona sostanza, dunque, potrebbe essere consentito l’accesso dei genitori a scuola, anche senza la certificazione, nel caso in cui debbano prelevare i figli che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole dell’infanzia. Quindi, nel caso in cui il bambino piangesse, non stesse bene o per un qualsivoglia motivo legato allo stato di salute o al benessere psicologico. L’obiettivo è quello di aiutare i più piccoli a superare le difficoltà emotive derivanti da uno stato di malessere fisico o psicologico.
Nello specifico, l’emendamento depositato dovrebbe permettere ai genitori di «accedere ai locali scolastici senza possedere ed esibire il Certificato verde qualora fosse per un brevissimo arco di tempo e prevalentemente per accogliere le esigenze di cura emotiva degli alunni più piccoli e impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di considerare l’opportunità di introdurre, attraverso ulteriori iniziative normative, modifiche alla disciplina relativa all’accesso ai locali scolastici per permettere ai genitori o loro delegati, non in possesso della certificazione verde, di prelevare i propri figli almeno per i bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica delle scuole dell’infanzia».
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