Fin dall’inizio della guerra in Ucraina, l’Italia è impegnata ad accogliere i minori in fuga dal conflitto e ad assicurarne l’inserimento nelle scuole per garantire continuità al percorso di studio avviato in patria e di favorire la loro progressiva integrazione all’interno delle comunità scolastiche di accoglienza.
Con nota del 3 gennaio il Ministero ha fatto sapere di aver ricevuto un documento del Ministero dell’educazione e della scienza dell’Ucraina contenente raccomandazioni metodologiche in merito all’istruzione degli studenti rifugiati nei paesi europei a causa del conflitto.
Il documento in questione riconosce, quale opzione valida ai fini della continuità degli studi di alunni e studenti rifugiati, lo svolgimento a tempo pieno del percorso di istruzione secondo le regole del sistema scolastico del paese di accoglienza. Il documento precisa, inoltre, che, in tal caso, sarà esclusivamente la legislazione del paese ospitante a regolare gli obblighi e le modalità di frequenza a scuola e a disciplinarne il percorso educativo secondo le proprie norme ordinamentali.
Il documento prevede infine una serie di disposizioni finalizzate a facilitare il riconoscimento, nel sistema ucraino, dei risultati di apprendimento e dei diplomi eventualmente acquisiti dagli studenti nei paesi di accoglienza.