L’accoglienza degli alunni è uno dei momenti fondamentali della vita scolastica, che determina il modo in cui gli studenti percepiscono la scuola, gli insegnanti, i compagni di classe, registrando impressioni che possono rimanere anche indelebili e costruendo le proprie aspettative sul futuro.
Particolarmente importante diventa l’accoglienza in questi mesi, in vista dell’ingresso nelle nostre classi dei bambini e dei ragazzi in fuga dall’Ucraina a seguito del conflitto. Il ministro Bianchi in proposito ha parlato di oltre 30mila studenti che a settembre potremmo dovere gestire con pratiche di accoglienza quanto mai appropriate, progettate con consapevolezza, non estemporanee.
Un grande pedagogista, Raffaele Iosa, sul tema dell’accoglienza dei bambini ucraini, ci ha offerto una serie di utili suggerimenti:
Insomma, l’accoglienza non è un momento da lasciare al caso, ma una fase ben precisa del nostro intervento pedagogico-didattico.
Cooperare è lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni, è acquisire un metodo di lavoro che, partendo dal piccolo gruppo, permetta di lavorare insieme gli altri, migliorando reciprocamente l’apprendimento e le abilità sociali. L’apprendimento cooperativo sostiene che tali abilità non siano innate né supposte, ma possano essere apprese da ognuno. Possiamo pertanto educare all’uso di queste capacità, possiamo fare esperienza e consolidare tali capacità. A piccoli passi, possiamo costruire questo percorso di avvicinamento all’apprendere in modo cooperativo, possiamo guidare la classe proponendo attività a differenti momenti della vita di classe.
Su questi argomenti il corso Accoglienza: indicazioni utili per avviare l’anno scolastico, in programma dall’1 settembre, a cura di Daniela Pavan.
Il focus del webinar è sulla gestione del momento di Accoglienza, inteso come occasione di conoscenza e condivisione per le classi prime di ogni ordine e grado, ed anche dei momenti di avvio del nuovo anno scolastico con la definizione di regole di convivenza comune.
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