Si è da poco conclusa la trattativa sindacale in sede Aran per ripristinare gli scatti di anzianità maturati nel 2012 e le posizioni economiche maturate nell’ultimo triennio. Un si alle posizioni economiche e un no all’accordo sugli scatti da parte della FLC che denuncia l’insostenibilità per le scuole di un taglio del Mof di 680 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014 e di 350 milioni di euro a partire dal 2015. Esprimiamo soddisfazione per come si è conclusa la vicenda delle posizioni Ata anche se si tratta di una operazione una tantum e non di un vero e proprio ripristino dell’istituto contrattuale. Al contrario siamo critici sull’accordo sugli scatti di anzianità. Ripristinare come? Riducendo per il secondo anno consecutivo lo stipendio ad altri lavoratori? Ancora una volta i lavoratori debbono sottostare al ricatto di recuperare le risorse necessarie per gli scatti (un diritto contrattuale) tagliando il Fondo di Istituto che garantisce prestazioni essenziali alle attività progettuali e qualificate per alunni. Quest’ ultima Intesa indebolisce ulteriormente la contrattazione decentrata e il ruolo delle Rsu a fronte della mancanza di impegni per il rinnovo dei Contratti Nazionali e ai ripetuti attacchi alle organizzaziini sindacali. Tuttavia siamo pronti a rivedere il nostro giudizio se interverranno fatti nuovi. Dal governo ci aspettiamo un atto di coerenza che mantenga fede agli impegni presi sul ripristino del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof) e della legge 440/97 (autonomia scolastica) entrambi destinati al valore aggiunto della didattica. A questo condizioni siamo pronti a firmare anche l’accordo sugli scatti ritenendo che non vada nella direzione giusta il ripetersi di operazioni politico salariali a danno di tutti: lavoratori, contrattazione, diritti dei soggetti in formazione