Accordo Miur-Cnr: nasce la biblioteca digitale della scienza e della tecnologia
“In internet, le biblioteche digitali rappresentano spazi aperti, reali e virtuali, dell’informazione e della conoscenza, indipendentemente dalla collocazione fisica dei dati e dalla localizzazione dell’utenza”: con queste parole il 3 agosto il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, ha presentato la biblioteca digitale aperta alla comunità scientifica e al sistema Paese: istituzioni, imprese, cittadini. L’iniziativa, attivata in collaborazione dal Dipartimento per la digitalizzazione della Pa e l’innovazione tecnologica e dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), nell’ambito del protocollo di intesa siglato dallo stesso Profumo e dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais, prevede che colmare su questo settore il gap italiano rispetto al contesto internazionale.
“Questo progetto – ha continuato il responsabile del Miur – , denominato ‘Science & technology digital library’, prevede la realizzazione di servizi innovativi che consentano l’accesso e il riutilizzo dei dati scientifici e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate: l’obiettivo è assicurare la massima diffusione della conoscenza quale elemento fondamentale per il progresso civile, economico e culturale, rendendo trasparenti e comprensibili i processi della ricerca scientifica e tecnologica (open science) e disponibili i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici (open access)”.
La ‘Science & technology digital library’ si inserisce tra le iniziative dell’Agenda digitale italiana che mirano a sfruttare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire innovazione, crescita economica e competitività, in linea con l’Agenda digitale europea (Strategia Eu 2020). “Questa biblioteca digitale, la prima del genere in Italia, prende le mosse dal nostro articolato sistema bibliotecario, caratterizzato da multidisciplinarietà e specializzazione dei servizi”, spiega Maurizio Lancia, direttore dell’ufficio Sistemi informativi e documentali del Cnr. “E punta a favorire l’interconnessione, l’interoperabilità e lo scambio di dati e informazioni con i principali sistemi informativi nazionali e internazionali, a potenziare e qualificare ulteriormente i servizi digitali già offerti e a porre le basi per un Sistema nazionale dell’informazione scientifica. Nella logica ‘open’, il progetto favorirà strategie e iniziative cooperative per l’accesso aperto e certificato a pubblicazioni scientifiche, documenti di ricerca, dati scientifici, tecnici, statistici, attività e programmi di ricerca, expertise”.
Rispetto al contesto internazionale, la produzione bibliografica, i dati e i documenti nel nostro Paese risultano meno accessibili e scarsamente integrati a causa dell’insufficienza di strategie e progetti mirati. “Il Cnr in tale contesto può, per vocazione, profilo istituzionale e competenze, interpretare il ruolo di centro di riferimento nazionale per lo sviluppo di sistemi e servizi per l’accesso aperto e trasparente all’informazione e alla conoscenza scientifica”, commenta il presidente Luigi Nicolais. “Le recenti iniziative dell’Ente per la razionalizzazione dell’acquisizione e gestione delle risorse bibliografiche e per il potenziamento di molti servizi rappresentano un primo passo in tale direzione”.
I servizi saranno profilati sulle diverse esigenze dell’utenza. Per favorire le nuove professionalità nei settori bibliotecari, informativi e documentali, il progetto prevede anche un servizio di formazione a distanza attraverso percorsi e strumenti didattici innovativi “che potrà aprirsi verso la ‘Collective intelligence’ con l’aiuto di tecnologie di ultima generazione come il web semantico”, conclude Lancia.
Un altro step è rappresentato dalla realizzazione – nella Biblioteca centrale del Cnr, depositaria della produzione scientifica e tecnologica nazionale – di uno spazio multimediale e polifunzionale interattivo, in collegamento costante con il patrimonio di competenze dei nostri ricercatori. Gli utenti potranno usufruire del supporto di personale specializzato, con particolare attenzione alla fruizione di spazi e servizi per l’utenza diversamente abile.