Ieri, 16 luglio, come riportano i principali media come Ansa, è stato firmato, a Cartagine, il Memorandum di intesa tra Ue e Tunisia. A sottoscriverlo la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la premier Giorgia Meloni, il primo ministro olandese Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied, per una partnership strategica e globale fra Unione europea e Tunisia per affrontare la crisi migratoria.
Come riporta Il Corriere della Sera, l’accordo è basato su cinque pilastri: stabilità macroeconomica, commercio e investimenti, transizione verso l’energia verde, contatti interpersonali e migrazione.
Il primo pilastro elencato dalla presidente von der Leyen è quello delle “connessioni interpersonali“: l’Ue aprirà ai tunisini una finestra nel programma Erasmus+, del valore di 10 milioni di euro, per potenziare lo scambio di studenti. Sarà poi lanciata la “Talent Partnerships” per offrire ai giovani tunisini l’opportunità di studiare, lavorare o formarsi nell’Ue. Inoltre 65 milioni di euro andranno a 80 scuole per prepararsi alla transizione digitale e verde.
L’immigrazione è l’ultimo pilastro citato dalla presidente della Commissione Ue ma quello su cui si concentra il maggiore interesse a causa dei flussi in grande crescita. L’Ue mette a disposizione 105 milioni di euro. «Abbiamo bisogno più che mai di una cooperazione efficace», ha ammesso von der Leyen. L’Ue lavorerà con la Tunisia a un partenariato operativo contro i trafficanti di esseri umani e sarà aumentato il coordinamento sulle operazioni di ricerca e salvataggio e di rimpatrio «nel pieno rispetto del diritto internazionale», ha sottolineato la presidente. Saïed è al centro di polemiche per il mancato rispetto dei diritti umani verso i migranti sfollati sul suo territorio. L’Ue punta poi a facilitare la migrazione legale.
Un altro punto toccato è stato lo sviluppo economico. L’Ue ha promesso 900 milioni di euro di assistenza macro-finanziaria, che però è legata al piano da 1,9 miliardi di euro tra Tunisia e Fmi, che prevede l’impegno a introdurre un certo numero di riforme. Nel frattempo Bruxelles mette a disposizione del governo tunisino 150 milioni come sostegno immediato al budget.
Investimenti: l’Ue è già il più grande investitore straniero e partner commerciale della Tunisia. In autunno sarà organizzato un forum sugli investimenti, che riunirà investitori e istituzioni finanziarie internazionali. Sarà esaminato un accordo globale sul trasporto aereo per aiutare il turismo. Il cavo sottomarino Medusa per la trasmissione di dati, che dal 2025 collegherà la Tunisia con l’Ue, riceverà 150 milioni. Saranno generati investimenti per la gestione dell’acqua e l’agricoltura sostenibile.
A proposito delle energie rinnovabili, è già in cantiere il cavo elettrico sottomarino Elmed, che collega la Tunisia all’Italia, sui cui l’Ue sta investendo oltre 300 milioni. Sarà inoltre concluso un partenariato strategico sull’energia.
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