Categorie: Generico

Acli: contro dispersione investire sulla formazione professionale

Combattere la dispersione scolastica investendo sulla formazione tecnica e professionale. La richiesta giunge dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Acli) e dall’Associazione nazionale degli enti di formazione professionale (Forma), impegnate il 9 febbraio Roma in un seminario intitolato “Sapere è libertà”. Secondo l’Acli il 16,5% di giovani tra i 14 e i 18 anni – ben 240.000 ragazzi – risulta in condizione di dispersione: “non si trova impegnato né in percorsi scolastici, né in attività formative, né in lavori con contratto di apprendistato”.
Dai dati in possesso delle associazioni risulta che solo meno di un terzo dei ragazzi under 18 si trova in questa condizione “per propria scelta; i rimanenti due terzi per insuccessi scolastici nei percorsi del primo biennio della scuola secondaria superiore. Dal canto loro – prosegue la nota congiunta emessa dalle associazioni – gli stessi istituti Professionali e Tecnici operano una dura selezione, al punto che circa il 30% degli iscritti abbandona i percorsi dopo il primo o il secondo anno. Alla fine, a causa di queste distorsioni del sistema scolastico italiano, ben il 33% della popolazione giovanile non raggiunge il diploma”.
Per fronteggiare questa situazione e ridurre in particolare il più possibile lo ‘spreco formativo’ rappresentato dagli insuccessi scolastici le Acli e Forma individuano una doppia tesa ad invertire la pericolosa tendenza: “da una parte – dicono – bisogna innalzare l’obbligo scolastico fino a 16 anni; dall’altra, diversificare l’offerta formativa in modo da consentire alle famiglie e agli studenti un’effettiva pluralità di scelta tra percorsi diversi, compresi, con pari dignità, i percorsi di formazione professionale. Questi -conclude la nota – si contraddistinguono per una metodologia di apprendimento sviluppata dall’esperienza e dalla pratica di laboratorio: una metodologia che oggi è richiesta da una fetta crescente di popolazione giovanile e che è in condizione di portare al successo formativo con la qualifica professionale oltre il 97% dei propri iscritti, rispetto agli standard medi del sistema scolastico che attestano il successo formativo attorno al 66%”.

Il messaggio è chiaro, ora però resta da capire, con l’applicazione della riforma del secondo ciclo,quali sono i destini della scuola tecnica (inglobata nei licei) e professionale (assorbita dalle Regioni): se il progetto entrerà a regime, infatti, tutti i numeri e le attuali tendenze rischiano di diventare profondamente diversi.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Bonaccini diventa europarlamentare, l’ex sottosegretaria Ugolini vuole subentrare alla presidenza dell’Emilia Romagna (col centro-destra?)

C’è anche Elena Ugolini tra i candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, dopo il decennio…

19/07/2024

Autonomia differenziata con 20 scuole diverse, l’Italia si spacca? Al via raccolta firme pro referendum: strada lunga ma Conte e i sindacati ci credono

A un mese esatto dalla approvazione della Legge 86/24 sull’autonomia differenziata, il Governo, capitanato del…

19/07/2024

Campania: abolito l’obbligo del certificato medico per il rientro scuola dopo cinque giorni di malattia

Il Consiglio regionale della Campania ha eliminato l'obbligo del certificato medico per il rientro a…

19/07/2024

Tfa Sostegno, troppi posti vuoti per infanzia e primaria: la denuncia dell’università di Genova

Un problema crescente nella scuola dell’infanzia e primaria in Liguria: ci sono più posti disponibili…

19/07/2024

Abusi sessuali su minorenni online e in presenza: docente di religione condannato 12 anni

Un'ex professore di religione, ex diacono ed ex dipendente dell'Istituto per il sostentamento del clero,…

19/07/2024

Ingresso gratuito per docenti: Casa delle farfalle, Planetario e altri luoghi dell’Etna. Ecco come richiedere la teacher card

Sei un docente appassionato di natura, scienza e innovazione? Desideri offrire ai tuoi studenti esperienze didattiche uniche…

19/07/2024