Acque agitate fra i sindacati scuola.
Lo si capisce da come si sta sviluppando la vicenda dei contratti integrativi regionali dei dirigenti scolastici.
La questione, in realtà, non è di oggi: già da tempo, infatti i contratti integrativi sulla retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici sono stati bloccati dall’Ufficio Centrale del Bilancio presso il Miur che interpreta la norma dell’articolo 9 del DL 78/2010 in modo diverso rispetto alla Direzione Generale del Personale del Miur.
Il problema è esploso nelle ultime ore: nella giornata del 18 dicembre la Direzione del personale, incontrando i sindacati dell’Area V, aveva garantito di aver scritto all’Ufficio Bilancio per chiedere di dare corso ai contratti regionali. Ma subito dopo da questo secondo ufficio è arrivata la risposta: “Non se ne parla proprio”.
Immediata la protesta dei sindacati dei dirigenti scolastici che però stanno andando avanti in ordine sparso pur essendo tutti d’accordo nel merito della questione.
E così l’Anp in una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio chiede l’intervento del Governo e dichiara lo stato di agitazione proprio perché la decisione dell’Ufficio Bilancio si traduce nei fatti in una decurtazione della retribuzione accessoria di almeno 2mila euro lordi nonostante che nel frattempo i carichi di lavoro dei dirigenti scolastici siano aumentati.
Anche la Flc-Cgil ha scritto al Presidente Letta mentre gli altri sindacati (Cisl, Uil e Snals) preferiscono aspettare.
Il motivo è presto detto.
Pare che a Cisl, Uil e Snals non sia piaciuta per nulla l’iniziativa assunta dalla Flc-Cgil sulla questione della riduzione dei fondi del MOF.
Il sindacato di Pantaleo, infatti, pur avendo sottoscritto con tutte le altre organizzazioni sindacali l’accordo di fine novembre un accordo che di fatto per congela una quota consistente del fondo di istituto per garantire il riconoscimento degli scatti di anzianità, ha scritto nei giorni scorsi al Ministro per chiedere di reperire nuove risorse per scatti di anzianità e fondo di istituto.
Il fatto è che la Flc-Cgil ha scritto al Ministro senza concordare l’iniziativa con gli altri sindacati che ora hanno deciso di andare per la propria strada sulla questione dei contratti regionali dei dirigenti scolastici.
Beghe interne, insomma. Peccato che questa non sia la strada migliore per far aumentare il potere contrattuale dei sindacati nei confronti del Governo.
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