Lo scrive agrigentoflash.it. “Le cui accurate indagini hanno permesso di fare emergere questo scenario di profonda illegalità – dice Zarbo -, i cui effetti purtroppo riverberano nel mondo della scuola agrigentina con il fenomeno sempre più crescente e preoccupante, fino a diventare abuso, da parte di personale della scuola che, come risulta dai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, grazie a riconoscimenti di sanitari compiacenti ha potuto ottenere il trasferimento o l’assegnazione in sedi più vicino casa a discapito dei propri colleghi, certamente con carriere più lunghe, in virtù proprio della precedenza riconosciuta dalla legge 104 del 1992. Si tratta certamente di una legge di grande civiltà ma il cui il cui uso distorto, finisce col danneggiare anche chi legittimamente avrebbe diritto di fruirne”.