È in corso di svolgimento ad Ottawa, in Canada, il VII congresso Mondiale dell’Internazionale dell’Educazione: si tratta di un evento dai grandi numeri.
Anche quest’anno è stato contrassegnato dalla presenza di oltre 1.000 delegati in rappresentanza di 400 organizzazioni, rappresentative di 30 milioni di insegnanti ed altri operatori dell’istruzione in oltre 170 paesi in tutto il mondo.
Dopo la giornata inaugurale del 21 luglio, la Cisl Scuola riferisce che il 23 luglio sono stati nominati l’Ufficio di Presidenza, la commissione elettorale, la Commissione di verifica delle credenziali, gli scrutatori, la commissione delle risoluzioni.
I delegati hanno approvato il regolamento per lo svolgimento del Congresso e apportato modifiche statutarie al regolamento del Comitato Esecutivo dell’EI.
Al Congresso hanno preso la parola l’attuale Presidente, l’australiana Susan Hopgood e del segretario generale Fred van Leeuwen, che hanno ripercorso l’attività dell’EI dal VI Congresso svoltosi in Sud Africa, quattro anni fa: successivamente si è iniziato l’esame delle varie risoluzioni con gli adempimenti relativi.
“E’ questo un momento particolarmente intenso e delicato perché nel prossimo mese di settembre le Nazioni Unite adotteranno i nuovi obiettivi per un futuro sostenibile ed uno di questi riguarderà in modo specifico l’educazione; l’impegno dell’EI, pertanto, deve continuare ancora più pressante affinchè l’educazione sia assunta come una priorità dalla comunità mondiale”, spiega il sindacato Confederale guidato da Francesco Scrima.
Sempre la Cisl, fornisce la prima risoluzione adottata (vedere la sezione ‘Correlati’ a sinistra di questo articolo): riguarda il contrasto deciso alla privatizzazione e alla commercializzazione dell’istruzione e della formazione.
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Prima risoluzione adottata ad Ottawa