Il contratto dei dirigenti scolastici è arrivato forse ad una svolta decisiva.
Nella giornata di oggi l’Aran ha convocato le parti per il 10 gennaio, con l’evidente tentativo di annullare di fatto lo sciopero proclamato dai sindacati confederali per l’11 gennaio.
Pronta la risposta di Cgil, Cisl e Uil che in sostanza dicono: "La convocazione ci sta bene, ma non sappiamo ancora su quali basi si discuterà al tavolo; quindi fino a quando non ci sarà certezza di un atto di indirizzo del Governo, lo sciopero resta".
L’Anp per parte sua coglie l’occasione per attribuirsi il merito della convocazione che viene collegata dal sindacato di Giorgio Rembado all’ultimatum lanciato pochi giorni fa.
La vicenda sembra comunque essere giunta davvero alla conclusione: d’altronde – con la legge finanziaria ormai approvata – non ci sono più motivi perché la firma del contratto venga ulteriormente rimandata.
Secondo voci accreditate nella giornata dell’8 gennaio si dovrebbe riunire il Comitato di settore che ha l’autorità di impartire all’Aran quella direttiva che potrebbe consentire la firma finale.
Già nella serata dell’8 lo sciopero potrebbe essere revocato e il 10 gennaio Aran e Sindacati potrebbero sottoscrivere l’accordo che consentirà ai dirigenti scolastici di vedersi riconoscere un aumento di stipendio dell’ordine di un milione di lire (anzi di 500 Euro o poco più) al mese.
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