In dirittura d’arrivo, a poche ore dal termine, ma è arrivata. È la proroga di un mese dei finanziamenti degli ex Lavoratori socialmente utili, i dipendenti delle cooperative che operano nel servizio di pulizia in migliaia di scuole, giunta attraverso un decreto, di cui non si conoscono i particolare ma solo la sostanza.
“Con questo decreto – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, dopo il Cdm del 28 febbraio annunciando anche per martedì 4 marzo un tavolo con il ministro del Lavoro – abbiamo affrontato l’emergenza per 24mila addetti alle pulizie con una proroga fino al 31 marzo e con il finanziamento del ministero dell’Istruzione si mette in sicurezza la situazione”.
La proroga al 31 marzo, che era nell’aria, ha spinto almeno una parte dei sindacati a revocare lo sciopero: “è un primo, tenue, risultato delle tante lotte messe in campo nel tempo da questi lavoratori”, ha detto Paolo Sabatini, dell’Usb Lavoro Privato, annunciando anche la revoca dello sciopero del settore già proclamato per il 3 marzo e di differirlo ad altra data auspicando che “finalmente il governo adotti reali misure che consentano di risolvere questo più che decennale problema”.
“Restiamo in attesa di poter interloquire attraverso il tavolo interministeriale che dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni – ha spiegato il dirigente Usb – a cui ribadiremo la richiesta dell’assunzione diretta di questi lavoratori, misura che, oltre a garantire un servizio migliore, consentirebbe anche di conseguire notevoli risparmi per il Miur. Intanto non abbasseremo la guardia, troppe volte in questi anni i tavoli ministeriali hanno prodotto il peggioramento delle condizioni lavorative. Pertanto proseguiranno le mobilitazioni e le iniziative di lotta. Stiamo organizzando la partecipazione degli ex Lsu della Scuola alla giornata di mobilitazione nazionale del prossimo 14 marzo, con manifestazione nazionale a Roma, convocata proprio contro la spending review imposta in tutti i settori della Pubblica Amministrazione”.
“E’ inammissibile che di fronte ad accertate e indicibili ruberie, agli spropositati stipendi dei manager dello Stato, all’enorme buco prodotto dall’evasione e dalla elusione fiscale e contributiva, vengano penalizzati – ha concluso Sabatini – proprio i lavoratori dipendenti ed i precari della Pubblica Amministrazione”.
In ogni caso, l’annunciata boccata d’ossigeno per un mese è arrivata. Restano in piedi tutte le incertezze, legate al taglio dei finanziamenti previsto dalla spending review, per il futuro di tante migliaia di addetti al servizio di pulizia nelle scuole italiane.
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