“E’ un rito di passaggio in questa nuova era – ha dichiarato al ‘New York Times’ Jorge Cauz, presidente del gruppo Enciclopedia Britannic Inc., che ha sede a Chicago – . Alcuni saranno rattristati per questo e proveranno nostalgia, ma ora abbiamo uno strumento migliore. Il sito internet viene continuamente aggiornato, è molto più esteso e ha strumenti multimediali”.
Secondo il primo responsabile delle sorti della mitica enciclopedia il passaggio alla versione fatta interamente di bit era ineludibile. “La fine della stampa era qualcosa che prevedevamo da tempo – ha spiegato – è l’ultimo passo della nostra trasformazione da editore a stampa, quale eravamo, a creatore di prodotti culturali digitali quale siamo oggi”.
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