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Addio corsivo, un bambino su cinque non lo sa usare e predilige lo stampatello: la ricerca della Sapienza

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Arrivano proprio in queste ore i risultati di uno studio condotto dai ricercatori del Policlinico Umberto I e dell’Università Sapienza: sempre più alunni manifestano difficoltà a scrivere in corsivo.

La ricerca si è concentrata sugli studenti di Roma dove un bambino su cinque alla scuola primaria non riesce a scrivere in corsivo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Occupational therapy in health care dagli studiosi Carlo Di Brina (dirigente della Neuropsichiatria infantile dell’Umberto I), Barbara Caravale (del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e sociale della Sapienza) e Nadia Mirante (dell’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambino Gesù).

I ricercatori Di Brina e Caravale, nello specifico, secondo quanto riporta Il Messaggero, hanno dichiarato: “Abbiamo fotografato come scrive la popolazione scolastica dei bambini romani. Dopo quasi due anni abbiamo visto che il 21,6% di bambini è a rischio di sviluppare un problema di scrittura. Un 10% dei bambini ha una scrittura “disgrafica”. Molti bambini, troppi per essere un disturbo. Di tutti i bambini che hanno partecipato allo studio, quelli che hanno dimostrato di soffrire di disturbi specifici (come quelli legati alla coordinazione motoria o alla dislessia) si attestano intorno al 5%; i disturbi di apprendimento, invece, vanno dal 5 al 15%”.

E aggiungono: “La scrittura è una competenza da apprendere, ma non viene indicato con chiarezza qual è il metodo più efficace attraverso il quale questo importante strumento di comunicazione può essere appreso. Mentre per la lettura è assodato che il metodo di apprendimento più efficace per tutti i bambini è il metodo fono-sillabico e nella gran parte delle scuole è stato abbandonato il metodo globale, per la scrittura non si è ancora aperto il dibattito educativo”.

Il caso del Friuli

Nello scorso anno a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, nell’istituto superiore Vincenzo Manzini, è partito un interessante corso per tornare a valorizzare la manualità e ad avere confidenza con gli strumenti della scrittura.


Il metodo – proposto dallo Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi, con il sostegno dell’assessorato regionale all’Istruzione – attualizza i precetti di uno dei più antichi manuali di corsivo italiano, la “Operina” di Ludovico Vicentino, di cui lo Scriptorium ha realizzato per la prima volta nel mondo 20 copie anastatiche.

Redazione

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