Sono un docente di educazione fisica in un Istituto comprensivo (sez. secondaria). Nella nostra scuola l’attività motoria, e soprattutto la pallavolo, ha rappresentato una realtà sportiva amata e incentivata. Gli alunni hanno sempre partecipato alle fasi nazionali, senza aver avuto mai rivali. Campioni assoluti dal 1973 ad oggi. Purtroppo questi momenti di gioia non ci saranno più. La realtà sportiva del nostro Istituto tenderà a scomparire perché il nuovo dirigente scolastico, che viene da una realtà di scuola primaria, ex Direttore Didattico, non ha vedute aperte per stimolare e incoraggiare le nostre imprese sportive.
Per l’anno scolastico in corso sono dovuto arrivare ad una decisione sofferta: abbandonare i G.S.S revocandone l’iscrizione. Sia ben chiaro non per volontà personale, ma perché non autorizzato dal mio capo d’Istituto per incomprensibili motivi. Il nocciolo della questione è il seguente: lo stesso pomeriggio in cui i ragazzi avrebbero dovuto allenarsi per i giochi sportivi, nella nostra scuola è stato previsto un progetto Pon di matematica, con la sola presenza di alunni di prima media. Come logica soluzione avevo deciso di far lavorare i ragazzi di seconda e terza (che poi sono i più grandi e rappresentano la formazione di base della squadra). Ma non è stato possibile neppure questo. La mancata partecipazione degli alunni di prima, secondo il mio capo, sarebbe un motivo penalizzante ingiustificato, per cui: o tutti o nessuno (premetto che il giorno fissato sia per gli allenamenti che per il Pon non poteva essere modificato per ovvie ragioni organizzative).
Il risultato finale pare evidente: verranno penalizzati tutti gli allievi di pallavolo, con la scuola che non avrà alcuna rappresentanza nei Giochi Sportivi. Tutti felici e contenti!