Paola De Paoli ci ha lasciati. Per il giornalismo scientifico è una grave perdita: aveva 93 anni, ma la sua instancabile opera è durata sino alla fine della sua esistenza.
L’ho conosciuta alla fine degli anni Novanta, nella sua Milano, dove guidava già dal 1984 l’Ugis, l’Unione dei giornalisti scientifici italiani: lo farà ininterrottamente sino al 2010, per poi diventarne presidente emerita.
Donna colta ed estremamente intelligente
Ero un neo-laureato con la passione per il giornalismo digitale e la De Paoli mi accolse nell’associazione con la massima disponibilità. Soprattutto qualche anno dopo, nel momento del bisogno: i giovani, diceva, vanno avvicinati al giornalismo scientifico, perché rappresentano il futuro della divulgazione della scienza e della tecnologia
Donna colta, tenace, estremamente intelligente, con un’altissima proprietà di linguaggio, è stata la vera leader di un’associazione che le deve tantissimo. Ha organizzate tantissimi viaggi di studio e di formazione, uno degli scopi primari dell’associazione scientifica.
Laureata in Lingue e Letterature straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, la presidente emerita dell’Ugis, con al fianco sempre il marito Camillo Marchetti, era un’insegnante: ha iniziato a occuparsi di giornalismo scientifico e tecnico negli anni Sessanta, collaborando dal 1970 al “Sole 24 Ore”, che da allora è stata la sua testata di riferimento, per cui si è occupata in particolare di politica della ricerca.
L’attività editoriale
Tra il 1956 e il 1977, scrive Il Messaggero, ha svolto attività editoriale per case editrici americane specializzate in ambito scientifico. Dal 1969 al 1983 è stata consulente dell’allora MURST (Ministero per la ricerca scientifica e tecnologica) ed editor della rivista “MURST. Politica della ricerca scientifica e tecnologica”.
E’ stata co-autrice di pubblicazioni di storia e divulgazione della scienza, tra le quali “Le biotecnologie in Italia”, “Le piste della ricerca”, “Luna vent’anni dopo”.
Dal 1992 al 1998 ha fatto parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dal 2002 al 2005 è stata membro del gruppo di lavoro per la comunicazione scientifica del Comitato nazionale per le biotecnologie.
La De Paoli ha tenuto la presidenza per due mandati (1987-1988 e 1998-2000) della Eusja, la European Union of Science Journalists’ Associations.
Cara Paola, ci mancherai tantissimo.