“Non è un buon segnale il tentativo di riformulazione delle mozioni sui docenti precari di II e III fascia d’istituto a rischio esodati, attuato il 21 febbraio dal Pd al Senato”.
A dirlo è Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, che non ha preso di buon grado la decisione di far slittare il voto sulla questione dei docenti che superando i tre anni di precariato rischiano di non lavorare più nella scuola.
Pittoni parla di “riscrittura” delle mozioni del Caroccio già approvate nei consigli regionali di Toscana, Marche e Lombardia, e depositate con primo firmatario il capogruppo della Lega Nord Gian Marco Centinaio.
“Sapendo che gli insegnanti non avrebbero digerito facilmente un voto negativo – sostiene Pittoni – i democratici si sono dichiarati favorevoli, a patto di una revisione totale dei testi, di fatto stravolgendoli. Scontata a quel punto la contrarietà delle opposizioni e voto rimandato, che era probabilmente l’obiettivo del Partito Democratico”.
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Ricordiamo che la Lega con le mozioni presentate a Palazzo Madama chiedeva garanzie per i docenti precari, a seguito dell’approvazione del comma 131 della legge sulla “Buona scuola”, per cui ‘a decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato… non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi’”.
Secondo l’ex senatore leghista, è “tutt’altro che una bella figura quella rimediata dal Governo, che per l’ennesima volta ha mostrato di non ascoltare nessuno”.
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