Fino agli anni Novanta, la Divina Commedia di Dante era relegata ai banchi si scuola, poi è venuto un attore, Vittorio Sermonti.
Scomparso ieri all’età di 87 anni, è stato lui che ha soffiato via la polvere da quel grandioso monumento alla lingua italiana riportando la Commedia tra la gente, leggendola alla radio, divulgandola come nessuno aveva mai fatto, almeno in epoca moderna.
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Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, Sermonti scrisse tre grandi commenti dedicati alle tre cantiche della Commedia e curò un ciclo di trasmissioni alla radio.
Ieri dunque è morto un grande intellettuale italiano che ha saputo riportare alla nostra attenzione pagine straordinarie di sapere come è appunto la Commedia di Dante e lo ha fatto ben prima di Roberto Benigni, dedicando 20 anni della sua vita a leggerla, commentarla e portarla in giro per il mondo.
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