Attualità

Adeguamento stipendi insegnanti. Bianchi: ci stiamo ragionando, il Parlamento deciderà

L’appuntamento di Glasgow? “Una giornata dedicata alla scuola e all’ambiente per rendere chiara a tutti questa pulsione verso il cambiamento climatico”. Così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi (appena tornato da Glasgow), a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio.

“Nella pratica succederà che tutti i Paesi rivedranno i propri sistemi scolastici in modo da rendere la formazione sull’ambiente una parte strutturale, come noi abbiamo fatto e stiamo facendo con il programma RiGenerazione scuola. Tutti i Paesi si stanno muovendo nella stessa direzione”.

“Mi ha colpito la quantità di giovani che dentro la Cop26 faceva accordi per lavorare insieme, all’interno anche di un movimento per la pace, perché l’ambiente e la pace vanno insieme”.

Vaccino scuola

Quindi il conduttore cambia argomento e tira in ballo la scuola del Covid. Per i professori nessun obbligo vaccinale, incalza il conduttore, ma “non dovremmo rendere il vaccino obbligatorio a scuola come tra il personale sanitario?”

“Oggi siamo al 94,5% di vaccinati alla prima dose – risponde il Ministro – e io per primo ho richiesto la terza dose per tutti. Tutto il personale ha risposto con grande responsabilità. Il personale si è praticamente tutto vaccinato. Considerato i soggetti fragili, vedrà che siamo prossimi al 100% di vaccinati tra il personale scuola”.

E sulla quarantena con le sue nuove regole, il Ministro spiega: “Abbiamo fatto un lavoro con il Ministero della Salute e con le Regioni per uniformare le regole in tutto il Paese e per dare certezza su tutte quelle operazioni che vengono prima del momento in cui un ragazzo è confermato positivo”.

E ad ogni modo, osserva: “Anche fra i ragazzi la risposta al vaccino è stata corale e responsabile, adesso dobbiamo avere attenzione per i ragazzi più piccoli”.

“Il vaccino è fondamentale ma dall’altra parte serve senso di responsabilità e solidarietà anche del sistema educativo”.

Gli Its

Sul futuro, intravediamo la riforma degli Istituti tecnici, una rivoluzione epocale, afferma Fabio Fazio. Il Ministro commenta: “Gli Its, i due anni che si fanno dopo il diploma, paralleli all’Università, devono non solo formare le persone, ma anche riempire il rapporto tra impresa e territorio, permettendo la trasformazione del nostro sistema produttivo”.

“Non soltanto bisogna investire di più nelle materie scientifiche, ma dobbiamo spingere i nostri ragazzi e ragazze a seguire le discipline informatiche. Ma dobbiamo partire dalle riforme del Pnrr, dall’orientamento, per accompagnare i ragazzi, fin dalla scuola media, a scoprire le proprie inclinazioni, e per permettere loro di trovare tra le loro vocazioni la cultura scientifica”.

Infine conclude: “L’eguaglianza nel nostro Pese deve partire dagli asili nido” e deve puntare alla riduzione della dispersione scolastica, perché “troppi ragazzi iniziano la scuola e non la finiscono”.

Stipendi

E sull’adeguamento degli stipendi degli insegnanti, il Ministro Bianchi: “In fatto di stipendi dei docenti, sul bilancio corrente stiamo facendo un ragionamento e sarà il Parlamento a dire la sua”.

Maturità 2022

La prova unica è ancora tra le opzioni possibili del nuovo Esame di Stato. “La maturità quest’anno? Ci stiamo lavorando su – ha dichiarato il Ministro – ma fintanto che non saremo completamente usciti dal Covid dovremo mettere i nostri ragazzi in completa sicurezza. I nostri ragazzi non hanno fatto tesine raffazzonate nell’ultimo esame di Stato, piuttosto hanno colto questo momento per riflettere anche sulla propria situazione personale. Teniamo conto della sicurezza dei nostri ragazzi ma anche della loro capacità di riflessione”.

Banchi a rotelle

Banchi a rotelle archiviati? Chiede ancora Fabio Fazio. “I banchi vennero scelti sulla base delle richieste dei presidi – spiega il Ministro – scelte contingenti, significative in quel momento, all’inizio della pandemia. Siamo in una fase successiva, ma il dibattito deve andare avanti e adesso dobbiamo parlare delle scelte dei nostri ragazzi, verso la trasformazione del nostro Paese”.

Carla Virzì

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